Tempesta solare in arrivo sulla Terra: ad annunciare il fenomeno è la Nasa che ha messo in allarme gli esperti che provano a spigare di cosa si tratta.
Tempesta solare sulla Terra: quando
Arriva il 1° dicembre 2023 una tempesta solare sulla Terra. Si tratta di un fenomeno che prevede l’espulsione di massa coronale dal sole con una velocità che va da 20 a 20.000 chilometri al secondo.
“Secondo le previsioni della National Oceanic and Atmospheric Administration statunitense, la tempesta geomagnetica potrebbe raggiungere la classe G3 in una scala che va da G1 a G5, la stessa classe dell’evento del 5 novembre scorso, quindi abbastanza forte”, dice all’ANSA Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste. All’origine della tempesta in arrivo c’è un potente brillamento solare di classe M9.8, che si trova appena sotto la classe X destinata ai brillamenti più potenti. “Non è però il brillamento a produrre la tempesta geomagnetica – spiega ancora Messerotti – ma la bolla di plasma che viene accelerata dall’eruzione solare, fino a interagire con l’atmosfera terrestre”.
L’avviso della Nasa
La Nasa sul suo sito ne ha dato notizia: “Questa sequenza di immagini proviene da un’animazione al computer che illustra il concetto di cannibalismo con espulsione di massa coronale (CME) di un artista. Le espulsioni di massa coronale (CME) sono nubi di gas elettrificato e magnetico del peso di miliardi di tonnellate espulse dal Sole e scagliate nello spazio con velocità che vanno da 12 a 1.250 miglia al secondo (da circa 20 a 2.000 chilometri al secondo). La prima CME proviene dal lato destro del Sole (area bianca e luminosa) e man mano che si espande nello spazio diventa più debole. Una seconda CME erutta vicino alla stessa regione del Sole della prima CME, apparendo come un’altra esplosione luminosa sul lato destro del Sole. Il secondo CME si muove più velocemente del primo e supera e assimila il primo CME nei fotogrammi dal quarto al sesto. I ricercatori solari ritengono che le CME cannibali possano essere la fonte delle nuvole CME “eietti complessi”; quelli con una struttura più ampia e complessa rispetto alle tipiche ECM. Questi tratti fanno sì che complessi CME espulsi scatenino tempeste magnetiche prolungate quando avvolgono la Terra“.