Terremoto alle Isole Eolie oggi: è sciame sismico. Dopo la serie di scosse telluriche, registrate tra sabato e domenica al largo della costa, la terra trema ancora. Altre sei scosse hanno colpito l’area delle Isole e dello stretto di Messina durante la notte, l’ultima alle 6.06. Continua intanto l’eruzione di Stromboli, circoscritta alla Sciara del Fuoco. Ancora alto livello di allerta per Vulcano: da settimane si registrano anomale fuoriuscite di gas ad alta temperatura.
Terremoto alle Isole Eolie oggi, continua lo sciame sismico: ultima scossa alle 6.06
Domenica 28 Novembre, due scosse di terremoto nel giro di 24 ore hanno scosso le Isole Eolie. La prima è avvenuta durante la notte, alle 3.52, ed ha raggiunto magnitudo 4.3. La seconda, di magnitudo 3.8, ha colpito le Isole alle 19.04. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) l’epicentro di entrambe le scosse si trova al largo di Alicudi, in un tratto del Mar Tirreno Meridionale. La prima è avvenuta a 5 km di profondità, la seconda, invece a 34 km. È l’inizio di uno sciame sismico continuato anche oggi: nella notte altre sei scosse hanno colpito non solo l’arcipelago ma l’intera zona attorno allo stretto di Messina.
Le prime quattro si sono verificate tra le 3.57 e le 4.47 a nord-ovest di Alicudi, con magnitudo 2.9, 3.1, 3.2 e 2.8. L’INGV ha registrato una quinta scossa tellurica di magnitudo 2.7 alle 5.58: l’epicentro era poco più a sud delle precedenti, a 78 chilometri di profondità. Il sesto terremoto ha scosso lo stretto di Messina, con epicentro vicino alla città siciliana, alle 6.06, con magnitudo 2.5. Dai dati raccolti dall’INGV l’epicentro si trovava a 6 km di profondità.
Eruzione a Stromboli, continua l’allarme gas a Vulcano
Nel frattempo, è sempre attivo il trabocco lavico nell’area craterica a Nord di Stromboli, confinato per il momento nella Sciara del Fuoco. Materiale rovente continua a distaccarsi dal fronte, raggiungendo occasionalmente la costa. Nel resto dell’isola continua l’ordinaria attività vulcanica stromboliana.
Più preoccupante la situazione di Vulcano: ormai da settimane l’isola è in allarme a causa di continue fuoriuscite di gas ad alta temperatura. Il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, ha prima imposto il divieto di scalata. Con il peggioramento delle fuoriuscite di gas, il sindaco ha deciso di imporre il divieto di presenza nelle loro case dalle 23 alle 6 per 300 residenti della zona del Porto. Giorgianni ha comunque voluto rassicurare la popolazione: “Il monitoraggio sull’isola di Vulcano è continuo da parte dell’Ingv e sarà ulteriormente potenziato con l’arrivo dell’Arpa con attrezzature sofisticate per verificare a che punto è l’emissione di gas nella zona rossa. Ci sarà un monitoraggio no stop anche casa per casa”. Vulcano non erutta da ben 131 anni, ma la situazione attuale sta iniziando a preoccupare anche gli esperti.
Il vulcanologo Marco Viccaro invita alla prudenza e non esclude ulteriori evoluzioni: “Nel corso di quest’ultima settimana si sta registrando un ulteriore incremento del flusso di CO2, già peraltro parecchio elevato rispetto ai valori normali, sia nella zona del Cono di La Fossa sia nell’area del porto. Vulcano è un sistema attivo e pertanto il quadro attuale può evolvere verso scenari ancor più complessi. Al momento non ci sono segnali che lascino presagire un’eruzione, ma altrettanto vero che lo scenario può evolvere rapidamente. I vulcani sono dimensioni in continuo divenire. Nel caso specifico, Vulcano è molto particolare. Credo che ancora molto si debba scoprire di questo sistema. La scarsa frequenza dell’attività eruttiva nell’era moderna in cui la ‘vulcanologia’ si è sviluppata molto non ha consentito di avere una conoscenza ultra-approfondita come per altri vulcani, ad esempio l’Etna, il vulcano più studiato del mondo”.