Un Lunedì molto complesso per il territorio russo, ormai al centro di molte discussioni da un anno a questa parte, visto il conflitto con l’Ucraina. Nelle prime ore della mattina si è verificato un torte terremoto in Russia che, seppur non abbia causato danni, ha spaventato – e non poco – le persone coinvolte.
Russia, scossa di terremoto magnitudo 6.9
Intorno alle ore 4 di mattina (orario italiano) di Lunedì 3 Aprile, la Russia ha registrato una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.9, nella penisola della Kamchatka. A riferirlo è stato il Servizio geofisico dell’Accademia delle scienze russa. Secondo quanto riportato dopo le prime ore, non sembrano esserci feriti o danni rilevanti, sebbene molti testimoni abbiano parlato di due scosse consecutive. Le persone coinvolte hanno immediatamente evacuato gli edifici, in preda al panico.
Nella città di Petropavlovsk-Kamchatsky alcuni presenti hanno dichiarato di aver visto i muri muoversi e le finestre tremare. Questo avrebbe causato la fuga di molti residenti degli edifici colpiti. Oltre allo spavento non si contano morti e feriti, ma c’è l’allerta tsunami.
Il sisma di quest’oggi ha rilevato così magnitudo 6.9, nonostante inizialmente indicasse una scossa di minor potenza, ovvero intorno al 5.7. Gli scienziati russi l’hanno collocata a 6.9, mentre quelli statunitensi dello United States Geological Survey (ovvero l’Usgs) l’hanno registata con un valore di 6.5. Il vantaggio è stato che la scossa sia stata superficiale e, dunque non abbia colpito in maniera forte nessuna città. In più si tratta di un terremoto “a cui il paese è abituato”, vista la sua potenza.
Si spera, nelle prossime ore, che l’allarme tsunami possa rientrare. In passato (nel 1952) una scossa di terremoto portò ad uno tsunami che devastò alcune città, contando circa 2000 decessi. Il sisma, in quel caso, era davvero preoccupante, dato che contava una magnitudo 9.0.
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