Tetto agli stipendi da mantenere oppure no? Scoppia il caso tra il Governo e i partiti politici, che si rimpallano la responsabilità per l’approvazione di un emendamento al Dl aiuti bis. Ecco cosa sta succedendo.
Tetto agli stipendi pubblici, Governo presenta emendamento per mantenerlo
Tensione tra Governo e partiti sul tetto agli stipendi dei manager pubblici, che il Parlamento ha dato l’ok per cancellare. Un voto parlamentare che, però, ha fatto parecchio irritare il premier Mario Draghi. La norma, che era stata approvata in commissione da Forza Italia, Italia viva, Udc, Partito Democratico. Secondo la versione dei partiti che avevano detto sì all’emendamento, a spingere per l’approvazione sarebbe stato il Governo (il quale, infatti, avrebbe dato parere favorevole a togliere il tetto agli stipendi dei manager pubblici). Il Governo invece, in particolare Mario Draghi, hanno invece fatto filtrare che la colpa è dei partiti politici. Insomma, un rimpallo di responsabilità a cui Draghi, subito, ha tentato di porre rimedio.
La tensione tra Draghi e i partiti
Visto il rimpallo di responsabilità per la cancellazione del tetto di 240mila euro sullo stipendio dei manager della Pubblica amministrazione, il Governo ha deciso di presentare un emendamento soppressivo al decreto aiuti Bis. Questa soluzione, però, potrebbe allungare i tempi di approvazione del decreto. In alternativa però, ha fatto sapere Draghi, è possibile operare una correzione nel decreto aiuti Ter a patto che si voti un ordine del giorno all’unanimità per cancellare il provvedimento.
Sarà questa la soluzione verso la quale si andrà?