Transnistria: storia di uno stato di nessuno che tende però più verso la Russia che non vuole farsi scappare l’occasione di poter controllare anche la Moldavia e attaccare da un altro fonte e più da vicino l’Ucraina.
Transnistria: storia
La Transnistria è uno stato indipendente non riconosciuto dall’Onu. Nel settembre 1990, la Transnistria ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza senza riscontrare alcun riconoscimento sul piano internazionale da parte dei membri delle Nazioni Unite.
Dopo alcuni anni di guerra civile interna, nel 1996 la Transnistria è diventata una Repubblica presidenziale con un capo dello Stato eletto direttamente dal popolo e affiancato da un’assemblea legislativa unicamerale, il Consiglio dei Deputati del Popolo (Sovet Narodnich Deputatov), composto da 43 membri eletti a cadenza quadriennale come il capo dello Stato. Di fatto però tutto il potere è concentrato nelle mani del Presidente, che detiene il potere sia politico sia economico.
Attualmente il governo di Transnistria e la sua economia dipendono fortemente dai sussidi provenienti dalla Russia, che mantiene una presenza militare.
Transnistria: dove si trova
La Moldavia è regione dell’Est Europa la cui porzione occidentale è compresa nell’attuale Romania, mentre la parte orientale, più estesa (Bessarabia e Transnistria), costituisce uno Stato indipendente stretto tra Romania e Ucraina.
Perché Putin la vuole
Putin potrebbe puntare alla conquista anche della Moldavia, probabilmente per stringere ancora di più l’Ucraina. A svelare questo piano è stato un video diffuso in cui si vede il presidente della Bielorussia Lukashenko mostrare una grande mappa che sembra indicare un attacco pianificato dall’Ucraina meridionale alla Moldavia.
Putin vuole sicuramente controllare quei territori per poter allargare i confini e i poter della Russia sempre di più nel cuore dell’Europa. Dalla Moldavia sarebbe ancora più semplice poter attaccare l’Ucraina.