Piantagione e riforestazione, dalle infrastrutture per il trasporto umano a quelle…naturali per la biodiversità: il progetto Piantalalì di Trenord e FNM si estende. Il progetto di rigenerazione del patrimonio vegetale nelle aree che interessano i convogli che partono da Milano Cadorna ha già toccato diverse tappe. 6 comuni coinvolti, 190mila metri quadri rigenerati con migliaia di piante e arbusti, Fondazione Lombardia per l’Ambiente come partner: Piantalalì si propone di ricostruire le reti di biodiversità che consentono il passaggio della fauna e di valorizzare, a fini di sviluppo sostenibile, il patrimonio naturalistico di aree ad alto tasso di antropizzazione.
La sfida della tutela della natura
La costruzione di nuovi sistemi boschivi e umidi è un’azione importante negli interventi svolti per dare profondità ecologica a territori profondamente urbanizzati, perché mira a ridurre le isole di calore, assorbire più CO2 e creare paesaggi più virtuosi. Tra i fini ecosistemici, anche il rafforzamento del fondamentale patrimonio costituito dalle popolazioni di insetti.
Questi sono alcuni degli scopi di “Piantalalì”, progetto avviato nel 2022 dalle lombarde Trenord e FNM a livello regionale, che si distingue da esperienze affini per una peculiarità: l’obiettivo non sono tanto i grandi numeri – che pur si raggiungeranno – ma le connessioni. “Piantalalì” dà priorità alla costruzione o alla ricostruzione delle reti verdi su cui le specie vegetali, animali o gli insetti si spostano e si sviluppano. Con questo progetto, la ferrovia interviene per ricucire ambiti che in passato ha interrotto, con le sue strutture e infrastrutture. Ricreare una rete ecologica spesso significa rifondare anche reti sociali: un ambiente verde spesso esercita anche più attrattiva per la popolazione, soprattutto nella bella stagione.
Nato nel 2022, “Piantalalì” ha preso il via con cantieri a Cormano e Paderno Dugnano. Le reti verdi del progetto hanno raggiunto poi nel 2023 Gerenzano, Castellanza e Rescaldina, e nel 2024 Novate Milanese.
Oltre a conquistare più aree, con l’evoluzione del progetto “Piantalalì” ha ampliato la tipologia degli interventi: se nei primi cantieri si sono svolte principalmente azioni di piantagione, sostituzione di specie esotiche con esemplari di piante e arbusti autoctoni, pulizia e riordino di spazi verdi, a Gerenzano si è creata la prima area umida, per favorire lo sviluppo di specie acquatiche e insetti. A Rescaldina gli interventi sono stati fatti nelle aree adiacenti edifici scolastici; nel mese di maggio gli esperti di FLA hanno proposto momenti di formazione agli studenti.
Sono solo i primi passi di un progetto che mira a estendersi, sulla scia dei treni che corrono ogni giorno in Lombardia.
Le nuove reti ecologiche
A Novate Milanese, il progetto prevede la riqualificazione di due aree verdi che coprono una superficie totale di 19.000 mq, con la piantumazione di circa 1.400 piante. La ferrovia separa Casa Testori dal primo sito, ubicato tra via Vialba e via dell’Edilizia, dove il progetto sta mettendo a dimora tigli, altri alberi autoctoni e una fascia di arbusti, per rendere l’ambiente più fruibile per i cittadini e favorire la presenza di uccelli e insetti impollinatori. Un secondo cantiere è attivo nelle zone di Via Cardinal Martini e Via Alda Merini dove sorgono le nuove residenze per universitari da poco realizzate, come ha ricordato la sindaca Daniela Maldini. Per la prima volta, gli interventi puntano a migliorare il valore ecosistemico degli ambienti e a creare spazi per attività didattiche.
Nella città di Rescaldina “Piantalalì” integra ecologia ed educazione, con due delle tre aree di intervento, per un totale di circa 11.000 mq, situate accanto a scuole e istituti comprensivi. “La scuola primaria Dante Alighieri è un esempio di come Piantalalì abbia coinvolto anche i plessi scolastici”, nota Barbara Raimondi, biologa Idrogea Servizi, “per far sì che la forestazione possa interessare la didattica”. A Rescaldina ci sono altri due interventi, nella scuola media Raimondi e uno a fianco del Parco della Pace, molto fruito dai cittadini. Qui Piantalalì dialogherà dunque con luoghi altamente frequentati e simbolici per i cittadini.
Piantalalì e il Parco dell’Alto Milanese
A Castellanza sono stati piantati oltre 700 arbusti e alberi su circa 15.000 mq, divisi in due zone. Si è operato su aree libere dall’edificazione che arriveranno, tramite un dedalo di boschi e prati, fino al Ticino. L’intervento di forestazione dialoga con il Parco dell’Alto Milanese, l’istituto Facchinetti, una scuola superiore, e aree residenziali di nuova edificazione, oltre che con la vegetazione pre-esistente, sfoltita degli elementi esotici ma in larga parte mantenuta. Insomma, un progetto a tutto campo per rendere virtuoso e sistemico il progetto di rigenerazione.
A Gerenzano, sono state messe a dimora circa 2.400 piante su un’area complessiva di oltre 63.000 mq, articolata in cinque zone.
L’intervento più rilevante ha interessato cinque ettari del Parco degli Aironi, precedentemente non accessibili al pubblico. “Stiamo realizzando un progetto importante”, dichiara Gianluca Larroux, architetto di Idrogea Servizi, “mettendo a dimora 250 specie arboree e 2.500 piantine forestali, in un intervento che creerà un vero e proprio bosco di specie arboree e arbustive tipiche dei nostri climi. Inoltre, è stata creata una zona umida nei pressi dell’impianto di depurazione A2A, lungo la linea ferroviaria per l’Aeroporto di Malpensa. Quest’area, arricchita con numerose piante acquatiche, favorirà lo sviluppo di habitat igrofili, segnando il primo intervento di questo genere realizzato da “Piantalalì”.
Piantalalì, rigenerazione urbana e naturale
Nel quadro della rigenerazione urbana e dei territori, dunque, c’è spazio non solo per la riqualificazione degli spazi in disuso verso nuovi fini sociali o economici, ma anche per le prospettive di rilancio dell’ambiente come co-protagonista della vita di un sistema sociale e umano. L’obiettivo di Trenord e FNM è fare entrare sempre più in sintonia le proprie attività con l’ambiente, cercando di armonizzare le azioni di potenziamento di infrastrutture e servizio ferroviario con i bisogni della natura, creando polmoni verdi e spazi destinati a migliorare la qualità della vita in tutte le sue dimensioni.
“Piantalalì” è un tassello di un più ampio percorso per la riqualificazione urbana ed extraurbana avviato con FILI, progetto promosso da Regione Lombardia, FNM, FERROVIENORD e Trenord con un duplice obiettivo: dare nuovo significato ai principali centri di connessione ferroviari e proporre soluzioni all’avanguardia nel disegno architettonico e nella sostenibilità ambientale. Grazie a FILI, l’asse Milano-Malpensa diventerà un’arteria di scenari urbani verdi, moderni e ad alta vivibilità, che comprenderà stazioni e reti, ma anche le aree limitrofe.