Ucraina, cosa è successo nella notte del 2 marzo: la guerra continua con morti e feriti tra soldati e civili. Mentre è in programma un secondo incontro di negoziati, migliaia di ucraini cercano salvezza oltre il confine. Nella notte ha parlato anche il presidente degli Stati Uniti.
Ucraina, cosa è successo nella notte del 2 marzo
La guerra non si ferma e continua a generare terrore e morti. Nella notte del 2 marzo si registrano circa 128 i feriti civili. A Kharkiv sono stati inviati i paracadutisti russi e si combatte in città. Inoltre, Mariupol è assediata e a Kiev, dopo il lungo convoglio di mezzi militari in agguato, continuano a cadere i missili.
A ovest di Kiev, nella città di Zhytomyr, quattro persone, tra cui un bambino, sono state uccise da un missile da crociera russo, mentre un attacco militare russo nella piccola cittadina di Borodjanka ha distrutto due condomini. Mentre il confine è continuamente pieno di migliaia di ucraini che cercano salvezza fuori il paese. Secondo le stime dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) oltre 600.000 persone sono fuggite dalla guerra in Ucraina verso Polonia, Ungheria, Moldavia, Romania e Slovacchia.
Ucraina-Russia, parla Biden
Mentre nella giornata di oggi 2 marza, è in programma un secondo incontro di negoziati in Bielorussia, il presidente americano Joe Biden ha parlato nella notte.
“Difenderemo ogni centimetro di territorio della Nato” ha esordito Biden annunciando anche una task force per perseguire “i crimini degli oligarchi russi e dei leader corrotti russi”. Inoltre, nel suo discorso di circa 10 minuti, ha ribadito con convinzione le sanzioni economiche da infliggere alla Russia.