Ucraina, pioggia di critiche su Silvio Berlusconi: “Bacia le mani insanguinate di Putin, fa danno all’Italia”. Le parole del leader di Forza Italia sono un caso internazionale: “Ammetta di essere a favore del genocidio ucraino”.
L’Ucraina stronca Berlusconi: “Bacia le mani insanguinate di Putin”
Le parole di Silvio Berlusconi contro Volodymyr Zelensky hanno creato un putiferio attorno al leader di Forza Italia: “Da Presidente del Consiglio non lo avrei mai incontrato. Bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto”. Il Cavaliere è stato oggetto di molte critiche da parte dei vertici del governo ucraino. “Berlusconi è un agitatore VIP.” -afferma Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky- “Agisce nel quadro della propaganda russa. Baratta la reputazione dell’Italia con la sua amicizia con Putin. Le sue parole sono un danno per l’Italia. Getti la maschera e dica pubblicamente di essere a favore del genocidio del popolo ucraino“. Durissimo anche il Ministro degli Esteri Oleg Nikolenko: “Le accuse insensate di Berlusconi contro Zelensky sono un tentativo di baciare le mani di Putin, insanguinate fino ai gomiti. Un tentativo di dimostrare la sua lealtà al dittatore russo”.
Tajani prende le distanze: “La posizione del Governo è sempre la stessa”
Il Ministro degli Esteri e coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani ha provato a limitare i danni ridimensionando le dichiarazioni di Berlusconi: “La posizione del Governo è sempre la stessa. Berlusconi è un uomo di pace, non ha cambiato di certo le sue posizioni a sostegno dell’Ucraina, della Nato e dell’Occidente. Abbiamo sempre votato nella stessa maniera e continueremo a votare così”. Anche il Ministro della Difesa Guido Crosetto ne ha approfittato per ribadire la posizione dell’Italia al fianco dell’Ucraina: “Parlano gli atti di questo governo, quelli approvati da questo Parlamento e da tutte le forze politiche. La posizione dell’Italia non può essere messa in discussione e non è messa in discussione da nessuna forza, né di maggioranza, né di larga parte dell’opposizione”.