Ucraina Russia, guerra: perché? Quello che si temeva nelle ultime settimane è successo. Putin in nome della Russia ha dato inizio a un conflitto contro l’Ucraina ma con conseguenze mondiali.
Ucraina Russia, guerra: perché?
Putin rivendica l’Ucraina, da sempre. Per il leader russo il terreno ucraino deve appartenere alla Russia. Nel suo discorso che preannunciava il conflitto, il presidente Russo ha sottolineato: “L’Ucraina non ha mai avuto una tradizione coerente dell’essere una vera nazione: ha sempre seguito modelli provenienti dall’estero che non trovavano riscontro nelle loro radici, nella loro storia. Non hanno fatto altro che assecondare i voleri dell’Occidente”.
Per Putin le ragioni di questa rivendicazione e controllo dell’Ucraina sono non soltanto storiche ma anche geopolitiche, perché il presidente russo vuole impedire una adesione della Nato che di fatto significherebbe che gran parte del confine occidentale della Russia sarebbe presidiato dall’Alleanza Atlantica.
I motivi dell’invasione
Per ricostruire i motivi dell’invasione è necessario fare un passo indietro di qualche anno per capire i motivi della rivendicazione di Putin.
Nel 2014 il presidente ucraino e filorusso Viktor Yanukovych decide di sospendere l’accordo di libero scambio con l’Ue. Scattano forti proteste popolari, denominate Euromaidan, che lo costringono a lasciare il potere e scappare.
Nella penisola di Crimea, abitata prevalentemente da russofoni, un gruppo di ribelli, probabilmente sobillati e armati dalla Russia, insorge e proclama l’indipendenza chiedendo, dopo un referendum vinto con oltre il 90 per cento dei voti, l’annessione alla Russia, annessione che Vladimir Putin immediatamente riconosce.
Sia l’Ucraina che l’Occidente hanno accusato la Russia di aver inviato truppe e armi per sostenere i ribelli, ma Mosca ha sempre negato le accuse affermando che i russi che si sono uniti ai separatisti lo hanno fatto volontariamente.
Un accordo di pace del 2015 denominato ‘Minsk-2’ prevede, tra le altre cose, da una parte che Kiev assicuri autonomia alle regioni separatiste e amnistia per i ribelli e dall’altra che i militari russi spariscano dal territorio. Niente poi è stato rispettato.
Da quale conflitto, l’Ucraina si è spezzata e suddivisa al suo interno in diverse regioni o distretti. Donetsk e Lugansk sono le più orientali, lungo il confine con la Russia, un’ampia zona mineraria identificata anche come Donbass, dove la stragrande maggioranza della popolazione, tra cui molti minatori, è di etnia e lingua russa. In tutto ci abitano 3 milioni di persone, o meglio ci abitavano prima che nel 2014 scoppiasse la guerra, che ha spinto la parte ucraina della popolazione a cercare rifugio nella parte più occidentale dell’Ucraina. Dopo l’occupazione delle forze filo-russe nel 2014, le due regioni si sono autoproclamate “repubbliche indipendenti” e ora sono state riconosciute e in pratica annesse dalla Russia. Da queste regioni, parte il conflitto che avrà conseguenze mondiali visti anche gli interessi economici che passano per quel territorio collegando la Russia all’Europa.
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