Ucraina-Russia news: il conflitto è entrato nell’ottavo giorno e le prime città importanti e grandi iniziano a cedere. Secondo gli esperti, senza l’aiuto dell’Occidente, presto l’Ucraina sarà nelle mani dei russi.
Ucraina-Russia news: prima grande città caduta
In Ucraina è caduta nelle mani della Russia la prima grande città importante e strategica: Kherson. A dare la notizia è stato il sindaco della città: “La città è sotto il controllo russo”. Il suo controllo permetterà ai militari russi di poter avere maggiore spazio nella parte meridionale dell’Ucraina.
Intanto, in altre città ucraine si continua a resistere. Mariupol non ancora è stata conquistata anche se è assediata. Lo scrive la Bbc. citando un comunicato. “La città – considerata un punto chiave dagli invasori, visto che consentirebbe il collegamento tra le truppe russe che avanzano da sud e da est – ha subito pesanti bombardamenti. Secondo il comunicato delle forze ucraine, l’offensiva russa continua nella zona di Kiev, in particolare nei centri di Vyshgorod, a nord della capitale, a Fastiv (sudovest) e Obukhiv(sud)”.
Ucraina, ottavo giorno di conflitti
Sono trascorsi otto giorni dall’invasione russa e già è partito il conto alla rovescia: secondo gli esperti senza aiuti militari dell’Occidente l’Ucraina non resisterà ancora a lungo. Il Paese è quasi accerchiato e le forze russe spingono ormai da ogni parte come una sorta di tenaglia.
Non c’è pace nemmeno della capitale, continuamente assediata dai bombardamenti. Nella mattinata del 3 marzo hanno ripreso a suonare le sirene si allarme nella capitale russa, secondo quanto riferito su Twitter da The Kyiv Independent. Tutti i cittadini sono stati invitati a recarsi al rifugio più vicino, si legge.
Torma a parlare e a farsi sentire anche il presidente ucraino Zelensky: “Gli occupanti riceveranno solo una cosa dagli ucraini: la resistenza. Una resistenza feroce“, ha detto in un nuovo messaggio tv. “Il nostro esercito sta facendo di tutto per spezzare completamente il nemico. Quasi 9.000 russi sono stati uccisi in una settimana. A Nikolaevsk, gli occupanti sono costretti a usare decine di elicotteri per raccogliere i loro morti e feriti – 19 e 20 anni. Questi non sono guerrieri di una superpotenza. Sono bambini confusi che sono stati usati”.
Aggiungendo, nelle prime ore del 3 marzo che “Qui non avrete pace, non avrete da mangiare, non avrete un momento di calma”.
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