La presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen chiede una riforma dei trattati europei che vada a modificare, in modo particolare, la regola delle decisioni prese all’Unanimità dai 27 paesi membri.
Ue, Von Der Leyen: “Voto unanime da cambiare”
Alla sessione finale della conferenza sul futuro dell’Europa che si è svolta (nel giorno della festa dell’Europa) a Strasburgo Ursula Von Der Leyen ha chiesto che venga presa in considerazione la modifica dei trattati nell’Ue in alcune parti. Il motivo? Rendere più veloci alcune decisioni dell’Unione Europea passando dalle decisioni prese all’unanimità alle decisioni prese a maggioranza dei paesi membri. “I cittadini, con le loro proposte, hanno detto all’Ue dove vogliono che questa Europa vada più veloce – ha commentato la presidente della Commissione europea – e ora sta a noi prendere la via più diretta: modificare i Trattati dove è necessario. Il voto all’unanimità – ha aggiunto – in alcune aree chiave della politica europea, semplicemente non ha più senso se vogliamo essere in grado di muoverci più velocemente”. Uno dei primi leader europei a mostrarsi concorde con queste dichiarazioni è stato il leader francese Emmanuel Macron, ma molti paesi si sono già detti contrari.
Ue, 13 paesi già contrari alla proposta
Avviare un cambiamento dei trattati sarebbe “sconsiderato e prematuro” e ciò “toglierebbe energia politica all’importante compito di trovare soluzioni alle domande dei cittadini”. È con queste parole che 13 paesi dell’Unione Europea dicono no alla proposta della presidente della commissione. Si sono già detti contrari alla modifica dei Trattati Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Svezia e Slovenia che si sono espressi attraverso un documento informale diffuso dopo la chiusura dei lavori.