La nuova pillola Molnupiravir potrebbe rivoluzionare le cure contro il Covid, soprattutto a livello domiciliare. Questo perchè secondo Merck, l’azienda che ha messo a punto il nuovo rimedio anti-Covid, il nuovo farmaco “riduce ricoveri e decessi del 50% quando somministrato a persone ad alto rischio nelle fasi iniziali dell’infezione”. Il che significa, in buona sostanza, dimezzare il rischio di ospedalizzazione e di morte.
La nuova pillola antivirale, secondo gli studi del colosso farmaceutico, andrebbe presa per cinque giorni quattro volte al giorno con l’obiettivo di fermare il replicarsi del virus. La pillola funziona interferendo con un enzima che il coronavirus usa per copiare il suo codice genetico e riprodursi.
Inoltre, sulla base dei partecipanti arruolati con viral sequencing data (circa il 40%), Molnupiravir ha dimostrato un‘importate efficacia nelle varianti Covid Gamma, Delta e Mu.
Merck: al via richiesta di autorizzazione all’agenzia americana
La compagnia farmaceutica Merck chiederà quindi “il prima possibile” l’autorizzazione di emergenza negli Stati Uniti per l’uso della prima pillola anti-Covid. Il farmaco, se riuscirà ad avere dall’FDA l’autorizzazione di emergenza, sarà la prima cura domiciliare contro il virus e sarà un grandissimo passo avanti nella lotta alla pandemia. Se la pillola in questione avrà l’ok dell’FDA americana passerà poi all’esame dell’EMA (Agenzia europea del farmaco) e delle agenzie regolatrici di tutto il mondo. Il farmaco, secondo le prime notizie, potrebbe essere efficace anche contro altri virus.
Il governo Usa, se il farmaco avrà l’ok dell’FDA, si è impegnato ad acquistare 1,7 milioni di dosi e Merck ha fatto sapere di poterne produrre 10 milioni entro la fine del 2021.