Vaccino anti-cancro, i progressi di Moderna: come funziona? Dopo gli studi sul Covid-19, l’azienda farmaceutica statunitense si dedica all’oncologia. I farmaci basati sull’RNA messaggero potrebbero avere effetti positivi sui malati di tumore.
Moderna studia un vaccino anti-cancro, i primi progressi: come funziona?
L’azienda farmaceutica Moderna ha annunciato novità importanti sull’ampliamento dell’uso della tecnologia RNA, già base importante dei farmaci anti-Covid. La società statunitense ha rilasciato un comunicato in cui spiega di aver fatto progressi nella creazione di un vaccino sperimentale per il cancro che sfrutterebbe l’mRNA. In particolare, il vaccino mRNA-4157-V940 potrebbe avere effetti positivi sui pazienti in lotta contro il melanoma.
Come funziona esattamente? Negli ultimi anni in ambito oncologico ha avuto molto successo la strategia dell’immunoterapia, come spiega il professor Michele Maio alla Fondazione Veronesi: “L’idea di fondo è sfruttare la capacità delle cellule del nostro sistema immunitario di riconoscere ed eliminare le cellule cancerose. In particolare con l’immunoterapia l’obbiettivo è quello di “tenere sempre accesa” questa capacità che, nel tempo, senza alcun intervento tende a scemare poichè spenta dal tumore stesso”.
I vaccini anti-cancro funzionerebbero in modo più specifico, attivando la risposta del sistema immunitario contro un tumore preciso: “Tecnicamente questi vaccini si utilizzano per innescare una risposta immunitaria contro un bersaglio ben preciso. Un po’ come fanno i vaccini anti-Covid contro la proteina spike, i vaccini terapeutici innescano una risposta contro una proteina specifica (antigene tumorale) della cellula cancerosa assente invece nelle cellule sane. In altre parole di tratta di vaccini progettati in base alle caratteristiche specifiche del tumore”.
Primi test incoraggianti, ridotto il rischio di morte del 44%
I nuovi farmaci sono stati testati su 157 persone affette da melanoma al terzo e quarto stadio. I ricercatori hanno somministrato nove dosi del vaccino anti-cancro e di Keytruda, con cadenza di tre settimane per un anno. Secondo l’amministratore delegato Stephen Bancel il nuovo prodotto, usato in tandem con il farmaco Keytruda di Merck, ha mostrato risultati incoraggianti in questi primi test condotti. Il vaccino ha infatti ridotto del 44% il rischio di morte o recidiva nei soggetti testati.
Per quanto riguarda eventuali effetti collaterali, la combinazione del vaccino e di Keytruda ha per ora provocato esiti indesiderati nel 14,4% dei casi. Un dato leggermente più alto rispetto al 10% relativo al solo trattamento con il farmaco di Merck. Il farmaco ha superato la fase 1 e la fase 2 della sperimentazione clinica e ora si appresta ad essere testato nella fase 3. Moderna e Merck sono ottimiste per il futuro di questo vaccino anti-cancro e hanno dichiarato che pubblicheranno i dati completi dello studio nel prossimo futuro.