L’obiettivo del governo Draghi sembra essere quello di ripartire con la didattica in presenza a Settembre. Sulla fattibilità o meno del progetto, però, grava l’ombra dell’immunizzazione del personale scolastico, che potrebbe compromettere l’anno in classe con continuità. Si pondera così l’ipotesi che il vaccino diventi obbligatorio per i docenti e il personale Ata ancora indecisi.
Vaccino obbligatorio per docenti e personale Ata, chi decide
Sarà il Consiglio dei Ministri a decidere se docenti e personale Ata dovranno obbligatoriamente sottoporsi alla profilassi. Lo comunica Patrizio Bianchi, ministro per l’istruzione: “Noi ci troveremo questa settimana col Consiglio dei ministri e la decisione sull’obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall’intero collegio“.
Intanto il mondo della scuola sembra già aver aderito cospicuamente alla campagna vaccinale, dato che fa ben sperare per una riapertura senza intoppi in autunno. “Mi ha comunicato il generale Figluolo – riferisce il ministro Bianchi – che siamo all’84% di copertura degli insegnanti con almeno la prima dose e al 75% per la seconda. C’è stata una risposta molto responsabile e ne terremo conto“. L’immunizzazione del mondo della scuola non fa però cadere l’obbligo di osservare le norme anti-contagio: gli studenti dovranno ancora indossare la mascherina, come indicato dal Comitato tecnico scientifico. D’altronde, come dice il ministro: “Abbiamo già investito più di un miliardo per la sicurezza e dovranno restare in atto tutte le precauzioni sanitarie possibili“.
Obiettivo: a settembre a scuola in presenza
L’obiettivo rimane quello di tornare a scuola in presenza – evitando un continuo cambio tra classe e dad – per garantire un anno scolastico quanto più sereno a tutti gli studenti. “Lavoriamo giorno e notte per questo – conferma Bianchi – Lo abbiamo detto dall’inizio, quando durante l’ultima ondata abbiamo voluto che i bambini rimanessero a scuola e facessero gli esami in presenza. Anche l’apporto della scuola in estate, grande successo, ha consentito di recuperare moltissime attività perdute. Dobbiamo guardare con fiducia alla ripartenza delle scuole: stiamo lavorando moltissimo su questo, e abbiamo da tempo messo la scuola in presenza come la nostra priorità assoluta“.