Il vaiolo delle scimmie è una rara malattia infettiva causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo. È così chiamato perchè si diffonde prevalentemente tra le scimmie e i piccoli roditori dell’Africa centrale e occidentale, e occasionalmente viene trasmesso all’uomo attraverso il contatto diretto con l’animale, la sua saliva o altri fluidi. Cerchiamo di capire cosa sappiamo sul vaiolo delle scimmie e i rapporti sessuali.
Emergenza vaiolo delle scimmie, esiste già il vaccino?
Vaiolo delle scimmie: i rapporti sessuali sono pericolosi?
Secondo l’OMS il contagio del vaiolo delle scimmie da uomo a uomo, come accennato, si verifica soprattutto attraverso goccioline respiratorie che si depositano in fretta sulle superfici, motivo per cui si ha più possibilità di prenderlo con un contatto faccia a faccia ravvicinato e prolungato.
La maggior parte dei casi registrati nel Regno Unito, però, riguarda uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, un fatto che ha portato alcuni a ipotizzare una nuova via di contagio a trasmissione sessuale (anche se il vaiolo delle scimmie non è però considerato una malattia sessualmente trasmissibile). È però chiaro che i rapporti sessuali sono una forma di interazione molto ravvicinata che implica lo scambio di fluidi respiratori.
Le raccomandazioni dell’ISS
L’Istituto superiore di Sanità, a tal proposito, ha dichiarato che “attualmente la situazione è sotto controllo e in questo momento in Italia non abbiamo una situazione di allerta in relazione ai casi segnalati di vaiolo delle scimmie. Raccomandiamo però prudenza nei contatti stretti o sessuali che presuppongano uno scambio di fluidi corporei, soprattutto se sono presenti lesioni cutanee o sintomi febbrili“.
Sintomi
I principali sintomi delle persone affette da vaiolo delle scimmie sono febbre, brividi, dolori muscolari e stanchezza debilitante, mentre in una seconda fase (quando la malattia è più evoluta) possono comparire vescicole e pustole con croste simili a quelle della varicella in particolare sul viso e nella zona dei genitali.