Vaiolo delle scimmie: l’Europa e quindi l’Italia corrono ai ripari acquistando dosi di vaccino per contrastare e prevenire una nuova epidemia. In Italia i casi sono arrivati a 505 e il Ministero della Salute pubblica una circolare in cui inizia a fornire le prime indicazioni.
Vaiolo delle scimmie, in arrivo il vaccino
Il Vaiolo delle scimmie avanza in Italia che si tutela con il vaccino che dovrebbe arrivare e partire per essere somministrato già nei prossimi giorni. Le dosi sono state acquistate dall’Unione Europea, come per il Covid. Al nostro Paese ne spettano 16mila: 5.200 sono già arrivate, le altre sono attese per fine agosto.
Nella circolare, firmata dal direttore generale per la prevenzione Gianni Rezza, si specifica infine che “apposite indicazioni sulla strategia di vaccinazione in Italia contro il vaiolo delle scimmie saranno fornite con successiva pubblicazione”. Il vaccino del vaiolo per monkeypox, secondo quanto si apprende dalla Regione Lazio, prevede una prima dose e un richiamo da somministrare dopo un intervallo di 2-3 mesi.
L’Istituto per le malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma sarà “presto pronto a partire con il vaccino del vaiolo per monkeypox e attende dal ministero le modalità di reclutamento”. Lo comunica l’assessore alla Sanità della regione Lazio, Alessio D’Amato.
“Lo Spallanzani ha offerto la propria disponibilità ad essere centro regionale di riferimento per la vaccinazione per il Monkeypox, precisa il direttore generale dell’Istituto di Malattie infettive Spallanzani, “Abbiamo offerto , inoltre, la nostra expertise, anche con il contributo delle Associazioni, per una corretta campagna di informazione. Attendiamo le Linee guida ministeriali alle quali stiamo attivamente collaborando”, aggiunge Vaia
Possibili quarantene in caso di positività
“In specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie“. Così si legge in una circolare del Ministero della Salute di aggiornamento della situazione sul vaiolo delle scimmie, per la segnalazione dei casi. “I contatti stretti devono essere identificati il prima possibile e informati della loro esposizione e del rischio di sviluppare l’infezione”. Per i contatti con esposizioni a basso rischio “è possibile adottare la sorveglianza passiva, autocontrollarsi e informare il proprio medico di famiglia”.
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