Variante Gryphon è partita dalla Cina per poi diffondersi anche nel resto del mondo. Sebbene la situazione in Europa, ad oggi, sia sotto controllo, preoccupa la diffusione di questo nuovo ceppo del virus che sta creando diversi problemi in Cina.
Variante Gryphon in Italia: la circolare dell’Iss
Gryphon è la nuova variante che si sta diffondendo ed è nata da due sottovarianti di Omicron (BA.2.1 e BA.2.1), detto anche XBB.1.5. “Prove preliminari di laboratorio suggeriscono che Xbb sia la variante più immunoevasiva identificata fino ad oggi”, ha evidenziato l’Organizzazione mondiale della sanità ad ottobre.
L’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso un comunicato in cui chiarisce sulla nuova variante che si sta diffondendo. “Si continua a monitorare anche la circolazione del ricombinante XBB (ricombinante dei sotto-lignaggi BA.2.10.1 e BA.2.75) e dei relativi sottolignaggi, recentemente definito ‘Gryphon’. Questi ricombinanti sono considerati da diverse settimane varianti di interesse per la presenza di mutazioni associabili a capacità di immuno-evasione. Al momento le sequenze presenti nella piattaforma sono pari al 2% del totale, un valore sostanzialmente stabile rispetto al bollettino di novembre”, si legge.
Tutto è partito dalla Cina dove “sta accadendo qualcosa di molto importante: il numero di decessi per Covid è incontrollabile e finora si è solo accennato alla possibilità che circolino una o più nuove varianti”, ha osservato il virologo Francesco Broccolo, esperto dell’Università del Salento. “Sta circolando un vero e proprio sciame di varianti, ma la XBB sta rapidamente sostituendo sotto-varianti comuni, come BQ.1 e BQ.1.1″, ha aggiunto
I sintomi della nuova variante pericolosa
I sintomi più comuni sono quindi simili alle altre varianti: naso che cola, tosse e mal di gola, segni che possono essere confusi con l’influenza stessa o con un semplice raffreddore. Nelle ultime ore è stato diffuso un comunicato anche dal Ministero della Salute. “Sebbene l’evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile, il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute, prima fra tutte l’influenza, e alla possibile circolazione di nuove varianti di SarsCoV2, determinato anche dai comportamenti individuali e dallo stato immunitario della popolazione”.
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