Il fine settimana si mostra subito complicato per la città lagunare. A Venezia si è evidenziato un corteo anarchico che ha richiesto l’intervento di ben 700 agenti, schierati per garantire la sicurezza.
Una situazione delicata, che potrebbe peggiorare velocemente, se gestita in maniera errata.
Corteo anarchico a Venezia, le motivazioni
Il Sabato mattina a Venezia è stato molto movimentato, a causa di una manifestazione non autorizzata. La città si è immediatamente adoperata per mettere in atto il piano sicurezza. Richiesto dunque l’intervento di 700 agenti, con l’obiettivo di limitare i movimenti dei manifestanti.
Il corteo, che avrà inizio questo pomeriggio in Campo Santa Margherita vuole mostrare piena solidarietà nei confronti di Juan Antonio Sorreche Fernandez, cittadino spagnolo che dovrà scontare 28 anni a causa dell’attentato ai danni di una sede della Lega nella città di Treviso. Una situazione da monitorare, dato che potrebbero arrivare circa 200 manifestanti dall’estero.
Condannato a 28 anni, e adesso al 41bis, dal Tribunale di Treviso, il cittadino spagnolo sembra essere stato preso a cuore dai tanti manifestanti anarchici, pronti a portare avanti questo corteo nella città di Venezia. Punito per l’attento commesso nel mese di Agosto del 2018, Juan Antonio Sorreche Fernandez è così colpevole di aver danneggiato la sede della Lega di Villorba.
I manifestanti sono allora pronti a farsi sentire e hanno già sparso per la città numerosi volantini che recitano le seguenti parole:
“Un compagno seppellito vivo in regime di 41 bis altri compagni e compagne di fatto condannati al carcere a vita. Sono i riflessi interni di una condizione riassumibile in tre parole: siamo in guerra”.
Nel frattempo, per paura che la situazione degeneri, le attività presenti in Campo Santa Margherita hanno anzitempo chiuso e alcuni hanno preferito anche coprire le vetrine, per limitare – se dovesse essercene bisogno – eventuali danni.
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