I fatti di cronaca sono all’ordine del giorno e, in alcuni casi, riprendono eventi passati ma non ancora archiviati. A Venezia un uomo legò al guinzaglio il figlio della compagna, ancora minorenne.
Gesto fatto per impedirgli di difenderla mentre veniva picchiata.
Legò il figlio della compagna con il guinzaglio: accaduto a Venezia
È successo a Venezia durante il lockdown, uno dei periodi più difficili per gli italiani (e non solo). La vicenda ha avuto luogo all’interno di un appartamento e ha visto coinvolti un uomo, una donna e un ragazzo. Le vittime sono due, entrambe aggredite da un 52enne, attualmente rinviato a giudizio dal Gip del Tribunale con le seguenti accuse: maltrattamenti in famiglia, lesioni, minacce e violenza privata.
Il colpevole infatti avrebbe legato il figlio della sua compagna con un guinzaglio, così da non permettergli di intervenire in difesa della mamma che, intanto, subiva aggressioni fisiche e verbali. A denunciare tutti questi avvenimenti è stata la donna che, oltre ai fatti raccontati, avrebbe parlato di un’eventuale violenza sessuale, poi da lei stessa ritrattata. L’accusato è sempre il medesimo, un uomo di 52 anni residente a Verona (per ora non si sa il suo nome, ma si sono fornite soltanto le iniziali: A. T.).
Dopo un’accusa iniziale e più grave, per cui è stato assolto, gli sarebbero spettati circa 8 mesi di carcere per le minacce rivolte ai danni della compagna e della figlia. Successivamente è stata raccontata anche l’aggressione sul figlio minorenne. Il 17enne sarebbe stato infatti legato al torace con il guinzaglio del cane, così da impedirgli qualsiasi difesa nei confronti della mamma. Ad aggravare la situazione anche altri casi per cui sembra essere responsabile: oltre alle minacce, avrebbe sottratto con la forza il bancomat di lei. Il processo, rinviato a giudizio, comincerà il 9 Giugno.
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