“La vitamina D aiuta a prevenire il Covid-19“, qual è la verità? Frange di scettici e anti-vaccinisti convinti hanno cominciato a citare uno studio francese che, a loro detta, dimostrerebbe l’efficacia della vitamina D3 contro il coronavirus. Ma quanto c’è di vero in queste dichiarazioni?
Vitamina D e Covid, la verità sul controverso studio francese
Negli ultimi giorni si è tornato a parlare di coronavirus a causa della pubblicazione di uno studio francese. Folti gruppi di scettici del Covid e convinti anti-vaccinisti hanno cominciato a citare tale studio nella loro battaglia per dimostrare l’inutilità dei vaccini e l’efficacia di cure alternative, in questo caso la vitamina D3. Secondo vari utenti sul web, sarebbe stata dimostrata l’efficacia della vitamina nel contrastare il contagio da coronavirus, nonché gli effetti più gravi della malattia. “La vitamina D è utile contro il covid e salva vite.” -sostiene su Twitter Florian Philippot, politico francese noto per le sue idee sovraniste e anti-vacciniste- “Tutti i medici sui televisori che ci hanno contraddetto quando lo dicevamo”.
Lo studio COVIT-TRIAL nel dettaglio: di cosa si tratta?
Lo studio, denominato COVIT-TRIAL, è opera di una squadra di ricercatori dell’Ospedale Universitario di Angers, pubblicato il 31 maggio sulla rivista scientifica Plos Medicine e disponibile al pubblico online. I medici hanno preso in esame 260 pazienti affetti dal Covid-19 di età superiore ai 65 anni, tutti residenti in case di riposo. I pazienti sono stati divisi in due gruppi: al primo è stato somministrato un alto dosaggio di vitamina D3, al secondo invece un dosaggio standard.
Lo scopo dei ricercatori era di monitorare l’effetto sulla mortalità dei pazienti di una dose elevata di vitamina D3. A quanto sembra, lo studio ha avuto risultati positivi: “La somministrazione elevata di vitamina D3 era all’origine di un effetto significativo e statisticamente significativo di riduzione del rischio di morte, e questo, dal sesto giorno dopo l’inizio del trattamento“. Si tratta davvero di una cura quindi? In verità, la situazione è un po’ più complicata.
La verità sullo studio: la Vitamina D non previene il Covid, né salva vite
La vitamina D3, tuttavia, non è risultata essere la cura miracolosa millantata dagli scettici online. Nel 40% dei pazienti, infatti, l’assunzione della vitamina era coadiuvata dalla somministrazione di normali trattamenti anti-Covid. In nessuna parte dello studio i medici si riferiscono alla vitamina D come ad una cura. I ricercatori ne consigliano al massimo la somministrazione come aiuto da associare alle normali terapie.
Inoltre vi sono molti dubbi sull’efficacia a lungo termine degli effetti positivi della vitamina D sui pazienti, che risultavano visibili fino al 14esimo giorno di terapia. Dal 28esimo giorno in poi, gli effetti sono inesistenti: i due gruppi registravano lo stesso numero di decessi. Si parla del 15% (19 pazienti) per il gruppo ad alto dosaggio e del 17% (21 pazienti) per il gruppo a dosaggio standard.
Infine, è importante notare come l’obiettivo dello studio non era dimostrare gli effetti preventivi della vitamina D sul contagio. Come già detto, infatti, i medici intendevano osservarne l’efficacia nell’aiutare pazienti già infetti. Lo spiegano gli stessi ricercatori: “La nostra analisi non è stata progettata per determinare se l’integrazione di vitamina D aiuta a prevenire l’infezione da SARS-CoV-2“.