Vulcano sottomarino nel mar Tirreno: anche in Italia è presente un vulcano simile a quello che si trova nel Sud del Pacifico. Le conseguenze dei due ‘mostri’ marini sono su due piani differenti.
Vulcano sottomarino esploso
L’arcipelago di Tonga è sparito dal mondo, quando il vulcano sottomarino Hunga Ha’apai è esploso lanciando verso l’alto una enorme massa di cenere e di detriti che ha raggiunto la stratosfera a 20 chilometri di altezza, allargandosi per 250 chilometri nell’Oceano Pacifico.
Un evento raro e di grandissime dimensioni come hanno spiegato gli esperti. L’esplosione è avvenuta il 15 gennaio 2022 nell’arcipelago del Sud del Pacifico ed è stata una delle più potenti registrate da decenni nell’area . L’evento ha generato un’onda anomala che ha colpito anche Stati Uniti, Perù e Giappone.
Vulcano sottomarino nel mar Tirreno: Marsili
Un altro esempio di vulcano sottomarino è in Italia. Anzi il più grande vulcano sottomarino dell’Europa e dell’area del Mediterraneo, il Marsili, si trova nell’asse tra Palermo e Napoli ed è stato scoperto solo tra le due guerre mondiali.
È lungo circa 70 km, largo 30 e copre un’area di circa 2.100 km quadrati. Un gigante adagiato a circa tre chilometri sul fondo del mare, con il naso all’insù a poco più di 500 metri sotto il livello del mare. Se esplodesse le conseguenze sarebbero diverse rispetto a ciò che è successo recentemente nel Sud del Pacifico. Il rischio vulcanico associato a eruzioni sottomarine del Marsili è estremamente basso, e un’eruzione a profondità maggiore di 500 metri comporterebbe probabilmente soltanto una deviazione temporanea delle rotte navali. Anche il rischio legato a possibili tsunami correlati a eruzioni come quelle più recenti è minimo.