Zaia contro Crisanti: il governatore del Veneto è stato intercettato in alcune conversazioni in cui si scaglia contro il famoso virologo Andrea Crisanti. Al centro della polemica, trasferita poi agli atti, c’è la questione dei tamponi rapidi.
Zaia contro Crisanti sui tamponi rapidi
Luca Zaia e Andrea Crisanti sono al centro di una polemica e controversie che riguarda i tamponi rapidi. La questione verrà affrontata nella puntata di Report su Rai 3 nella serata del 2 gennaio. La diatriba riguarda lo studio che screditava i test rapidi acquistati dal Veneto e da altre cinque regioni.
Intercettazioni telefoniche del governatore del Veneto
Nelle intercettazioni telefoniche c’è la polemica di Zaia contro Crisanti: “Sono qua a rompermi i coglioni da 16 mesi, stiamo per portarlo allo schianto e voi andate a concordare la lettera per togliere le castagne dal fuoco al senato accademico, per sistemare Crisanti”.
Agli atti, come detto, ci sono le telefonate di Zaia con Roberto Toniolo, di Azienda Zero. Il governatore riteneva di avere qualcosa per confutare le conclusioni dello studio di Crisanti. “Ho in mano una relazione autorevolissima, che lo ha preso e l’ha aperto come un carciofo…”, confida a Toniolo, riferendosi al parere espresso da un primario del San Raffaele di Milano. Poi, nelle telefonate si legge anche tutto il rammarico del governatore: “Siete andati a togliergli le castagne dal fuoco…”, si riferisce con Toniolo il 14 maggio 2021. “È un anno che prendiamo la mira a questo… Adesso fa il salvatore della patria”.
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