Zangrillo commenta l’assalto alle farmacie sui tamponi. Su Twitter il neo presidente del Genoa calcio si sfoga contro le lunghe code incolpando giornalisti e “scienziati“.
Zangrillo sull’assalto ai tamponi: “Terrorismo giornalistico”
Alberto Zangrillo si sfoga su Twitter per le code alle farmacie per farsi il tampone. Il neo presidente del Genoa calcio lancia un duro attacco. “Santo Stefano, ore 10 a Milano. 200 metri di coda per alimentare le casse delle farmacie, il terrorismo giornalistico e certificare la morte del Paese”, scrive il primario del reparto Anestesia e rianimazione del San Raffaele di Milano.
In un altro post Zangrillo aveva scritto: “A Milano gli assembramenti sono creati da persone in attesa di tampone fuori dalle farmacie. La paranoia da contagio, creata dai media, è una malattia incurabile”. E ancora: “Quando il Paese sarà irrimediabilmente distrutto ne chiederemo ragione agli “scienziati” e ai giornalisti innamorati del Covid-19”.
#SantoStefano, ore 10 a Milano.
200 metri di coda per alimentare le casse delle farmacie, il terrorismo giornalistico e certificare la morte del Paese. pic.twitter.com/fqcKSobjKy— Alberto Zangrillo (@azangrillo) December 26, 2021
Covid, contagi in Italia: la situazione
Non è solo terrorismo psicologico, la paura e i contagi ci sono e non sono solo esagerazione mediatica. Sono 24.883 i casi di Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri i casi erano stati 54.762, il massimo dall’inizio della pandemia. Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute, sono 81, mentre ieri erano state 144.
Impennata del tasso di positività che sale all’11,5% (ieri 5,8%) ma i tamponi processati sono appena 217.052 (ieri il record di 969.752). Prosegue anche la crescita dei ricoveri ordinari che sono 328 in più di ieri, per un totale di 9.220, e delle terapie intensive: 1089 i pazienti (+18 rispetto a ieri) con 85 ingressi al giorno.
Sono 8.428 le persone guarire dal Covid nelle ultime 24 ore. Il dato, diffuso dal Ministero della Salute, fa salire a 4.993.863 il numero dei guariti da inizio pandemia.