(Adnkronos) –
Roma, 25 luglio 2023 – Il futuro del mercato del vino è sempre più rosa. Il consumo di vino rosé è cresciuto in maniera costante ed esponenziale negli ultimi anni. I rosati piacciono ai giovani, ai millennial e alle donne, e sono sempre più spesso i protagonisti degli aperitivi e delle cene d’estate, sostituendo il rosso, troppo impegnativo con il caldo, e vengono spesso preferiti anche ai bianchi, per la personalità e il gusto più avvolgente.
Un trend del mercato enologico che Jean-Paul e Isabelle Tréguer, coppia di imprenditori francesi, avevano previsto già anni fa. Nel corso di una vacanza in Sardegna, avevano notato come in Italia nei menù vi fossero pochissime proposte di rosati, mentre in Francia, patria di questi vini, ogni bistrot offriva un’ampia scelta.
“Nonostante il vino rosato fermo sia il segmento più dinamico in tutto il mondo, c’era un enorme ‘buco’ di mercato, e ci è sembrato assurdo. – Commenta Jean-Paul Tréguer – Noi avevamo familiarità con i vini rosati della Provenza, che è leader mondiale in questo settore, essendo consumatori appassionati, ma avevamo anche una conoscenza importante del marketing del vino, avendo non solo un’azienda che operava nel settore, ma anche esperienza nella comunicazione dello Champagne Krug. Abbiamo, quindi, deciso di usare questo mix di competenze per dar vita ad una nostra cantina nel sud della Sardegna, che è diventata la nostra casa, iniziando la produzione del nostro rosé fermo: il So Chic !, realizzato con le uve di un vitigno autoctono, il Cannonau di Capo Ferrato”.
La produzione della cantina ha avuto inizio nel 2020, con l’inusuale scelta di produrre un solo tipo di vino. A guidare questa decisione sono stati due punti fermi: il desiderio di creare qualcosa di eccellenza, che, pertanto, implica il convogliare tutti gli sforzi, ma anche l’obiettivo di rispondere ad una domanda di mercato che a livello mondiale continua a crescere.
“In America, Australia, Asia, UK, Germania, Svizzera, Belgio… il consumo sta esplodendo! Le donne e le nuove generazioni adorano questo vino, più leggero, più moderno, più facile da abbinare con qualsiasi tipo di cibo. È il vino che si beve con gli amici, istagrammabile e piacevole” spiega Tréguer.
In Francia il rosé è già molto diffuso, e gli imprenditori stimano che presto avremo un vero e proprio boom anche in Italia.
“Nella piccola Provenza ci sono 654 Cantine che producono quasi esclusivamente vini rosati. Centinaia di milioni di bottiglie con etichette del calibro di LVMH, proprietario di Whispering Angel, da 16 milioni di bottiglie, Minuty, da 9 milioni, Miraval, di proprietà Brad Pitt, che vende 6 milioni di bottiglie, Kylie Minogue ne vende 9 milioni… In Francia 35% del vino consumato internamente è rosato, mentre in Italia siamo fermi al 4%. Secondo le nostre analisi, il mercato italiano del Rosé esploderà presto e andrà a fare concorrenza alla Francia”.
Quel che è certo è che i consumatori in Italia hanno accolto sin da subito con grande entusiasmo il So Chic ! La sua produzione è iniziata con 600 bottiglie 3 anni fa, per poi raggiungere le 10.000 nel 2022 e le 25.000 nel 2023. Oggi So Chic ! è venduto in più di 200 hotel di lusso a 5 e 4 stelle, ristoranti di alto livello, Beach Clubs, Rooftop in Sardegna, Puglia, Salento, Roma, Milano… E sono iniziate le esportazioni verso Regno Unito, Svizzera, Belgio, Germania e molti altri paesi.
“Ora il nostro obiettivo è di essere il miglior brand di rosé italiano. L’eleganza della bottiglia satinata, e il tappo in sughero rosa ci aiutano moltissimo nel posizionamento e ad attrarre l’attenzione, ma il punto forte resta la qualità del vino. Dall’inizio dell’anno abbiamo già venduto 10.000 delle 25.000 bottiglie prodotte, e la nostra idea è di raddoppiare la produzione ogni anno. Tra cinque anni vorremmo arrivare a 500.000 bottiglie, un livello che permetterebbe di coprire perfettamente tutta l’Italia e di esportare in diversi Paesi dell’Europa e dell’America” conclude Jean-Paul Tréguer.
Per informazioni: https://so-chic-cool-rose.com/