(Adnkronos) –
DENIS FALCONIERI
La sua fama è pari alle emozioni che suscita non appena si varca la soglia del lungo canyon che conduce al Tesoro, ma se è vero che Petra è una delle principali ragioni che spingono i viaggiatori a visitare la Giordania, è altrettanto vero che questo paese custodisce moltissime perle nascoste capaci di raccontare un paese ricco di storia e incorniciato da una natura sorprendente. Saranno quindi la varietà dei paesaggi, la natura che passa dalle inaspettate distese rigogliose del nord a quelle aride e desertiche del sud, gli altopiani ariosi, le riserve naturali che custodiscono una ricchissima biodiversità, le testimonianze dei popoli che l’hanno attraversata nei secoli e una cucina dai sapori speziati a farvi innamorare di questo paese. Ad amalgamare tutti questi ingredienti c’è la naturale ospitalità di un popolo che si apre ai viaggiatori con un abbraccio caloroso e fraterno.
(video del progetto “Destinazione Giordania”)
Iniziate il vostro viaggio da Amman, città nella quale si mescolano stili, culture e popoli diversi. Con oltre 4 milioni di abitanti, la capitale della Giordania è la porta d’ingresso del paese. Vivace e contemporanea, luminosa e multiculturale, Amman rivela la propria anima nelle strade del centro. Lungo le vie affollate dove scorre la vita della città si affacciano bazar e i ristoranti, mentre nei suq le atmosfere speziate e chiassose vi accompagneranno tra i banchi colorati di frutta, verdura e spezie che diffondono nell’aria gli inconfondibili aromi mediorientali.
Abbandonate il centro per esplorare i quartieri dove incontrerete monumenti di epoca romana, come l’imponente Teatro e il Tempio di Ercole, chiese bizantine, moschee, opere di street art e musei che raccontano la storia di questo paese dal primo popolo che si insediò fino all’era moderna passando per la civiltà nabatea. Quando si fa sera, dirigetevi verso Rainbow Street e lasciatevi trascinare dalla vivacità di questa via: potete scegliere di accomodarvi in uno dei tanti caffè alla moda per bere un succo di melograno e fumare la shisha in compagnia, sedervi in un ristorante per gustare i saporiti piatti tipici o lasciarvi corrompere dai profumi invitanti delle bancarelle dello street food.
Appagati dalla vita urbana e in confidenza con il mood mediorientale, dirigetevi verso il nord del paese. Lungo il tragitto avrete la prima sorpresa del vostro viaggio: la strada che si snoda verso il confine settentrionale è fiancheggiata da colline verdeggianti, pendii punteggiati da ulivi e ampi panorami colorati da tutte le tonalità del verde. Seguite le indicazioni che vi porteranno a Umm Qais, cittadina che si affaccia sui territori palestinesi, sulle Alture del Golan e sul Lago di Tiberiade, l’antico Mare di Galilea dal quale si distende la fertile Valle del Giordano. Anticamente chiamato Gadara, questo villaggio custodisce numerose testimonianze lasciate dai popoli che sono passati da qui: il teatro greco con le impressionanti gradinate di basalto nero, i sistemi idrici dei Romani, le chiese bizantine e le architetture degli Ottomani.
Oggi Umm Qais è all’avanguardia nel settore del turismo di comunità: concedetevi un paio di giorni per apprezzare le varie opportunità che offre, dalle escursioni a piedi e in bicicletta, alle cene organizzate a casa delle famiglie locali fino ai corsi di cucina.
Umm Quais è conosciuta anche perché è il punto di partenza del Sentiero della Giordania, il Jordan Trail, un itinerario lungo 650 chilometri che attraversa tutto il paese da nord a sud e che permette di apprezzare a passo lento la grande varietà di paesaggi naturali che si susseguono in questo lungo viaggio.
A questo punto volgete verso Ajloun, conosciuta per lo splendido castello arroccato sulla sommità di un’altura e per la riserva forestale. Prenotate una notte nelle casette in legno dell’Ajloun Reserve Cabins per addormentarvi cullati dal rumore del vento che soffia tra le piante di querce, carrubi e pistacchi e dagli ululati notturni di sciacalli e lupi grigi.
Prendetevi il tempo per un breve trekking lungo i sentieri segnalati all’interno della riserva e poi dirigetevi verso Jerash, uno dei siti romani più interessanti di tutto il Medio Oriente. Non appena attraverserete l’Arco di Adriano, farete un salto nel tempo che vi riporterà indietro di due millenni. I vostri passi risuoneranno sulle antiche strade lastricate fiancheggiate da colonnati e dalle strutture che ospitavano le botteghe. Vi sorprenderete per la prospettiva perfetta che regala la piazza ellittica delimitata da colonne, che ricorda quella progettata dal Bernini per Piazza San Pietro a Roma, per l’acustica del teatro, per le geometrie del Tempio di Zeus, per l’enorme ippodromo e per il Tempio di Artemide, che si rivela lentamente mentre si salgono i gradini della lunga scalinata in pietra.
La tappa successiva è Salt, cittadina che nel 2021 è entrata a far parte della lista dei siti del patrimonio UNESCO per le numerose architetture ottomane, per l’ospitalità e la tolleranza civile: qui infatti si trovano moschee, chiese cristiane e ortodosse a pochi metri una dall’altra. In questa città, che non ha vissuto la profonda modernizzazione di Amman, potete passeggiare alla scoperta del centro storico dove tra edifici ottomani, scalinate e vie chiuse al traffico troverete i bazar e le botteghe artigiane, il chiassoso e suggestivo suq, oltre alle facciate degli antichi edifici decorate con la caratteristica pietra color crema.
Armatevi di pazienza perché il trasferimento verso la parte meridionale del paese richiede diverse ore, ma non cedete alla tentazione di dormire durante il viaggio perché altrimenti vi perdereste l’incredibile trasformazione della natura capace di modificare il paesaggio. Macinando chilometri verso sud, la palette dei colori cambia: il verde delle colline lascia spazio a tonalità che variano dal marrone rossastro delle rocce al beige della sabbia e la lingua di asfalto davanti a voi dipinge curve e rettilinei nella terra arida punteggiata da sparuti cespugli.
Proseguite fino al villaggio in pietra di Dana, costruito nel XV secolo su un precipizio che offre una vista spettacolare sulla vallata che insieme alla zona circostante costituisce la Riserva della Biosfera di Dana, un luogo fantastico dove rifugiarsi per sottrarsi alla confusione e per trascorrere alcuni giorni facendo escursioni a piedi.
L’area protetta più grande della Giordania, che ospita circa 600 specie di piante dagli agrumi ai ginepri, dalle acacie del deserto alle palme da dattero, e oltre 200 specie di animali, tra quali stambecchi, gazzelle di montagna, volpi e lupi, spazia dalle falesie di roccia rossa che superano i 1700 metri di altezza fino a una depressione che raggiunge i 50 metri sotto il livello del mare nel Wadi Araba.
Il modo migliore per esplorare la riserva è indossare un paio di scarpe da trekking, preparare lo zaino con acqua e cibo e incamminarvi lungo i sentieri tra ginestre, oleandri, cedri e alberi di pistacchio.
Per completare l’esperienza, prenotate una camera dove recuperare le energie al Feynan, considerato tra i migliori eco-lodge del paese: in questa struttura isolata dal mondo e alimentata unicamente a energia solare, potrete cenare a lume di candela, provare a fare i pastori per un giorno, osservare le stelle sul tetto e prenotare una guida per le escursioni nella riserva. Il prezzo è impegnativo, ma il motto del lodge è ‘aiutare la natura, aiutare la popolazione’: con il vostro soggiorno contribuirete quindi ai progetti di comunità che sostengono circa 80 famiglie del posto coinvolte nella gestione della struttura.
Dimenticate il silenzio e la tranquillità, percorrete la spettacolare Strada delle Formiche, dalla quale si aprono degli scorci indimenticabili, e arrivate a Wadi Musa, punto di partenza per esplorare l’antica città nabatea di Petra, una delle 7 meraviglie del mondo.
Una volta entrati al centro visite, dove troverete anche il museo inaugurato da pochi anni, sentirete l’emozione salire dentro di voi. Lungo il sentiero che scende verso il siq, il lungo canyon di roccia, inizierete a vedere le prime tombe scolpite nella roccia, una piccola anteprima di quello che vi attende. Una volta entrati nella gola stretta, l’attesa dentro di voi crescerà in maniera esponenziale fino a quando dietro l’ultima parete di roccia striata appariranno le inconfondibili colonne del Tesoro (il momento migliore è tra le 9 e le 11 del mattino quando la facciata è illuminata dal sole).
Dopo le foto di rito davanti alla facciata in stile ellenistico, non indugiate e continuate a camminare per ammirare questa città riscoperta nel 1812 dall’esploratore svizzero Johann Ludwig Burckhardt. Seguite il percorso che arriva fino al Monastero (14 km a/r), ma non dimenticate di fare alcune deviazioni per arrivare all’Altare del Sacrificio, che regala una magnifica vista dall’alto, e per osservare le Tombe dei Re da vicino.
Se cercate un modo diverso per accedere a Petra, potete partire a piedi da Piccola Petra, un canyon lungo circa 400 metri sul quale si affacciano tombe e monumenti che si ritiene fosse un tempo stazione di rifornimento e zona commerciale. Il percorso dura circa 3 ore e richiede l’accompagnamento di una guida.
Con la meraviglia di Petra negli occhi raggiungete i grandi spazi silenziosi del deserto del Wadi Rum, la terra dei beduini, popolo che vive fra dune di sabbia, oasi e montagne erose dagli agenti atmosferici. Qui potrete sperimentare la vita nomade dormendo in un campo tendato (ci sono quelli più moderni con tende panoramiche e tutti i servizi e quelli che offrono sistemazioni più spartane), e facendo escursioni in groppa ai cammelli, sui cassoni delle jeep o a piedi, sempre accompagnati dalle guide.
L’ultima tappa del viaggio vi porterà nel punto più basso della Terra, a oltre 400 metro sotto il livello del mare, e vi farà recuperare le energie. Lungo le coste giordane del Mar Morto sorgono infatti lussuosi resort dove potrete concedervi un po’ di relax galleggiando nelle acque salate del mare, prendendovi cura della vostra pelle spalmandovi i fanghi dalle proprietà benefiche, lasciandovi cullare nelle spa e ammirando i bagliori del tramonto sull’acqua, con il sole che cala sulla Cisgiordania e su Gerusalemme sulla sponda opposta.
Non rilassatevi troppo, perché anche qui potrete vivere un’avventura piena di adrenalina in una delle aree naturali più selvagge della Giordania. La Riserva del Wadi Mujib, una spaccatura profonda 1000 metri, larga 4 chilometri e lunga 70, è una meta fantastica per fare delle escursioni. Potete abbracciarla dall’alto con lo sguardo dal balcone panoramico di Umm Ar Rasas, dove si trova anche la Chiesa di Santo Stefano con i meravigliosi mosaici dell’VIII secolo d.C., oppure, se cercate le emozioni forti, potete avventurarvi nelle profonde gole del Wadi Mujib fra rocce striate pozze d’acqua lungo i sentieri ‘bagnati’ aperti da aprile a ottobre. Il
Sentiero del Siq, lungo 2 km, attraversa la gola tra guadi e arrampicate per terminare ai piedi una cascata spettacolare: per affrontarlo non occorre una guida, ma alcuni punti sono abbastanza impegnativi dal punto di vista fisico e, oltre al giubbotto salvagente che vi forniranno all’ingresso, è meglio indossare un paio di scarpe da trekking o da scoglio per evitare di scivolare.