(Adnkronos) –
Firenze, 30/09/2023 – Consegnato il Premio Nazionale “Prepararsi al Futuro” dedicato alle scuole e alle startup, nel corso della 5ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile.
Tra le startup in gara (Yeastime, Ummy, Ticketoo, Fattormia e BestBefore) ad avere la meglio è stata Yeastime, una startup innovativa che attraverso l’uso di sensori e onde meccaniche riduce il tempo, il consumo e i costi energetici del processo fermentativo. La giuria l’ha premiata perché «prova ad andare oltre i limiti ed esprime la capacità coniugare innovazione, ricerca e sostenibilità integrale» come ha spiegato la direttrice di Fondosviluppo Silvia Rossi. A loro, come premio, vanno 6.000 euro per sviluppare il proprio progetto.
Luca Raffaele, direttore NeXt Nuova Economia per Tutti e Ceo di Gioosto, ha detto: «L’innovazione sociale è radicale, deve esserlo perché il suo obiettivo è produrre da subito un valore che sia concreto e misurabile. Non funziona partire con un progetto che non ha niente di innovativo e poi cercare di mascherarlo con una pitturata di social o di green. Per questo motivo le cinque startup che sono arrivate alla finale si sono distinte proprio per il loro approccio radicale. Radicale significa anche partire dalle radici e le radici dell’innovazione sociale e dell’economia civile sono nella scuola: è essenziale partire dalle scuole, coinvolgerle nel percorso generativo e questo spiega la ragione del premio oggi assegnato alle scuole che hanno realizzato i migliori progetti di economia civile durante lo scorso anno scolastico».
Per Silvia Rossi, direttrice Fondosviluppo, in Italia «si fa sempre meno impresa, il tasso di imprenditorialità negli ultimi dieci anni si è ridotto notevolmente per tre fattori principali: la formazione, il costo del fare impresa e la mancanza di una finanza ‘paziente’. Il costo del fare impresa italiano è il più alto in assoluto e questo limita soprattutto i giovani. Manca una formazione di tipo manageriale e c’è il tema dell’accesso al credito: il nostro fondo cooperativo cerca di rispondere a questo problema attraverso investimenti in capitale e sapendo attendere il ritorno».
Francesca Di Liberti, dirigente scolastico Liceo statale Regina Margherita di Torino, capofila della Rete nazionale dei licei economico-sociali, ha dichiarato: «Il liceo economico-sociale è stato introdotto per ultimo nel nostro ordinamento, nel 2010. Il nostro liceo oggi conta quasi 75mila studenti, quasi il doppio di quando siamo partiti: questo ci rende orgogliosi. Siamo parte di una rete nazionale che conta 500 licei nazionali organizzati in 17 reti territoriali. Questo Festival è la casa migliore per sviluppare le nostre idee e i nostri percorsi. Noi formiamo tutti i nostri insegnanti per promuovere le competenze di cui i giovani hanno bisogno. La scuola deve prevedere il futuro per orientare i ragazzi verso le professioni, seguire il passo velocissimo dell’innovazione: è molto complesso ma è una sfida essenziale per i licei economico-sociali».
Tra le scuole, invece, sono state premiate con una targa il Liceo Manfredo Fanti di Carpi, il Liceo Classico Properzio di Assisi e l’Istituto Volta di Udine.
Ufficio Stampa Festival Nazionale dell’Economia Civile