(Adnkronos) –
Udine 27 ottobre 2023 – Tecnest, Infostar e Video Systems: eccellenze friulane impegnate nell’applicazione delle AI alle tecnologie informatiche.
Tecnest, azienda tecnologica friulana, attiva da 36 anni nelle soluzioni informatiche per il manifatturiero, guarda al futuro attraverso tre parole chiave, imprescindibili per affrontare la competitività: servitizzazione, sostenibilità e intelligenza.
Trasformare i prodotti in servizi rappresenta effettivamente oggi un nuovo modello di business che ha nella manifattura un ambiente fertile per il successo. Una scelta che impone una trasversalità di discipline dall’IT al data science, dall’innovazione tecnologica all’ingegneria industriale. Il nuovo prodotto di Tecnest, ‘Flex Digital Factory’ punta il timone in questa direzione: «Poter sfruttare la potenza del cloud ci permette di imboccare la strada della servitizzazione – spiega Fabio Pettarin, presidente della società -, dandoci la possibilità in futuro di fornire un software as-a-service, semplificandone l’ingresso nelle aziende e rendendolo più facilmente fruibile anche sotto al profilo delle infrastrutture informatiche».
Entrare in un’azienda in quest’epoca per Tecnest significa anche riuscire a portare all’interno della fabbrica il concetto di intelligenza industriale come un ecosistema di software e automazione all’avanguardia, che rappresenta la frontiera per l’Industry 5.0 attraversando anche le opportunità che offre l’intelligenza artificiale. «Integrare l’analisi dati, con la conoscenza dei processi e tutte le più recenti tecnologie, dall’edge compiuting alla business intelligence, all’AI – spiega Pettarin – significa dare vita a sistemi intelligenti che non solo raccontano la fabbrica, ma la interpretano, la conoscono e riescono a fornire informazioni utili per migliorarne efficacia ed efficienza nel tempo». Si tratta, quindi, di software che sono vicini ai decisori e che con l’apporto di conoscenza che danno diventano importanti, anzi determinanti, per la crescita.
Un’era, quella della digital transformation, che Tecnest affronta da protagonista, avendo un concetto chiaro che le fa da faro: è la tecnologia ad essere al servizio delle persone e non il contrario. Un asset culturale evidente anche quando si prefigura l’Industry 5.0. «Essa rappresenta, infatti, un momento di innovazione che pone l’uomo al centro – sottolinea Pettarin -. Per quanto futuristiche, ci sono tecnologie che senza l’uomo ancora non riuscirebbero a funzionare, né a produrre i risultati sperati». E la centralità della risorsa umana è tale non solo in funzione delle tecnologie, ma anche di chi le eroga e le gestisce. «Il nostro capitale umano – prosegue il Pettarin – è e resterà sempre il nostro più grande stimolo».
Tecnest è ai primi posti per un’attenzione costante e trasversale anche alla dimensione della sostenibilità, lavora per la dematerializzazione, l’efficientamento produttivo, la drastica diminuzione degli scarti produttivi, accompagnandoli verso una esatta pianificazione della produzione, utilizzando tutta la tecnologia di supporto necessaria. Con questo approccio, Tecnest ha ampliato il proprio impegno ben oltre il risparmio energetico e la logica dello “zero waste”. L’azienda sarà impegnata a fine novembre persso il Global Summit Logistics and Manufacturing di Lazise, appuntamento cardine per il mondo manifatturiero e lo farà accompagnata da Nord Laser: realtà friulana impegnata nella lavorazione dei metalli ad alta tecnologia che proprio in occasione dell’evento di Lazise, racconterà il progetto ed i risultati raggiunti insieme a Tecnest in oltre 20 anni di collaborazione.
Sempre in Friuli, si è tenuto un incontro dal titolo: «Intelligenza Artificiale, un cambiamento epocale” è il titolo del workshop che ha appassionato 200 studenti dell’Iti “Bearzi di Udine: due ore intense di incontri con i big dell’industria e dell’informatica. In collegamento con l’aula magna dell’istituto salesiano sono intervenuti con le proprie testimonianze Anna Mareschi Danieli, vice-chairwoman Acciaierie Bertoli SafauS.p.A. e vicepresidente di Confindustria Udine, Marco Landi, pioniere dell’ICT e già presidente di Apple, e Giovanni Landi dell’EuropIA Institute. L’evento, coordinato dall’IT teacher del Bearzi Luca Vassena, è stato promosso e guidato da Cristian Feregotto, ceo della azienda friulana di soluzioni informatiche e digitali Infostar. Proprio Feregotto, introducendo la giornata, ha ricordato che, anche da rappresentante generale di Confindustria Udine, si occupa quotidianamente delle tematiche legate alla trasformazione digitale. Ed è verso l’intelligenza artificiale – ha sottolineato – che devono orientarsi gli studenti delle discipline Steam. Per chiarire il complesso panorama tecnologico del mondo attuale è intervenuto Giovanni Landi, smentendo molti luoghi comuni: «Le applicazioni di intelligenza artificiale non sono solo tecnologia. Se fino a pochi anni fa ci chiedevamo se le macchine potessero pensare, oggi, al tempo del machine learning, il quesito è soprattutto etico e filosofico: Si può meccanizzare il pensiero? Per rispondere, Giovanni Landi ha raccontato il suo ruolo nell’industria IT con l’attitudine del filosofo di formazione. «Oggi sono 11 i macrosettori industriali e di mercato che chiedono le applicazioni di AI, per smaterializzare, comunicare, per essere ‘anywhere, anytime’, cioè ovunque e sempre. Ogni azienda, dalla sanità alla ristorazione all’energia, ha bisogno di competenze digitali. E per il futuro azzarda questa previsione: Stanno arrivando i computer quantistici. Arriveranno velocemente anche sugli smartphone. Per i vostri figli – ha detto agli studenti – sarà la normalità possedere tecnologie a base di qbit in tasca». Anna Mareschi Danieli: «La crescita economica con l’Ai sarà esponenziale; secondo il World Trade Forum nel 2025, cioè a brevissimo, questa crescita raddoppierà per i Paesi che svilupperanno tecnologie innovative. Sull’aumento dei posti di lavoro si prevedono 12 milioni di occupati in più nei paesi OCSE. E saranno lavori meno pericolosi e meno faticosi. Un territorio che coltiva la formazione di manodopera qualificata non vede come una minaccia l’intelligenza artificiale: ci saranno opportunità per la competitività e per salari migliori». Mareschi Danieli ha inoltre ricordato che ogni investimento nelle AI “può aumentare la sostenibilità ambientale e quella sociale, a patto che gli utilizzi siano regolamentati e che ci siano conoscenza e consapevolezza”.
Video Systems, altra eccellenza friulana, conferma il suo ruolo da protagonista europea con le soluzioni di AI applicata all’industria. L’attività di ricerca, anche scientifica, dell’azienda di Codroipo, specializzata nel controllo qualità e sicurezza basati sull’intelligenza artificiale, è intensa, così come il confronto con altre realtà innovative simili a livello internazionale. Nel mese di ottobre il principale evento al quale ha partecipato è stato AIOTI Signature Event di Bruxelles, che riunisce i protagonisti in ambito IoT (Internet delle cose) e Edge Computing. Video Systems conferma il suo ruolo da protagonista europea con le soluzioni di AI applicata all’industria. L’attività di ricerca, anche scientifica, dell’azienda di Codroipo, specializzata nel controllo qualità e sicurezza basati sull’intelligenza artificiale, è intensa, così come il confronto con altre realtà innovative simili a livello internazionale. Nel mese di ottobre il principale evento al quale ha partecipato è stato AIOTI Signature Event di Bruxelles, che riunisce i protagonisti in ambito IoT (Internet delle cose) e Edge Computing. «Eravamo finalisti come migliore SME, piccola media impresa, nel mondo IoT – spiega il Ceo Alessandro Liani – e siamo arrivati secondi: questo ci riempie di soddisfazione». All’AIOTI Video Systems ha presentato APICUS e le sue evoluzioni più recenti: si tratta di una stazione robotica da integrare nelle aziende meccaniche per migliorare i processi di controllo qualità. «Grazie all’infrastruttura IoT che lo contraddistingue – ha spiegato il Ceo – riusciamo a dare soluzione evolute di controllo qualità prodotto in ottica Zero Defect Manufacturing e a condividere i dati di produzione e di qualità con i sistemi informativi di fabbrica per poter raccoglie ed analizzare dati che permettono il miglioramento del processo e quindi nel tempo la riduzione di produzione di scarto».
Video Systems è approdata di recente all’industria farmaceutica, con applicazioni per ottimizzare la tracciabilità. La soluzione identifica i contenitori dei prodotti partendo dal numero di stampo presente sul fondo del flacone. In questo modo è possibile seguire la produzione nell’ottica di massima affidabilità, scartando automaticamente i lotti non conformi. Il sistema rende più efficiente uno dei settori produttivi globali più promettenti, e al contempo più delicati.
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