(Adnkronos) – Il Think Tank costituito all’interno della Fondazione per la Sostenibilità Digitale propone al Governo di affiancarlo nelle missioni del PNRR legate al digitale
Roma, 27 luglio 2023. Sono più di 100 i top manager, Chief Information Officer (CIO) e Chief Innovation Officer (CInO) delle più importanti aziende pubbliche e private che hanno dato vita agli Stati Generali della Sostenibilità Digitale, con l’obiettivo di mettere a disposizione della collettività le proprie conoscenze, competenze, tempo e risorse.
Attenti a quanto sta avvenendo nella politica ed economia italiana e desiderosi di dare un contributo importante al Paese, gli Stati Generali della Sostenibilità Digitale – tra le migliori competenze italiane dell’IT e dell’innovazione digitale – hanno finalizzato un documento programmatico, il “Digital Sustainability Paper”, ed espongono al Governo italiano i punti chiave per fare della sostenibilità digitale una leva di sviluppo per il Paese, proponendosi al Governo per supportarlo nella messa a terra del PNNR per le missioni inerenti al digitale.
Il documento si focalizza su sei aree di intervento:
a.ECOSISTEMA PUBBLICO INTEGRATO – Investimento PNRR: 556 milioni di euro
b.RICERCA SCIENTIFICA E SOSTENIBILITÀ DIGITALE – Investimento PNRR: 1,6 miliardi di euro
c.FORMAZIONE PER LA SOSTENIBILITÀ DIGITALE – Investimento PNRR: 350 milioni di euro
d.INFRASTRUTTURE E RETI DI ACCESSO SOSTENIBILI Investimento PNRR: 6,7 miliardi di euro per la Banda Ultra Larga e 345 milioni di euro per il Piano Italia 5G nelle aree a fallimento di mercato
e.CITTADINANZA DIGITALE E PARTECIPAZIONE – Investimento PNRR: circa 350 milioni
f.MISURARE LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Obiettivo primario del documento è stato quello di identificare e delineare i modi in cui le tecnologie digitali possono essere un concreto supporto a persone, società e ambiente per centrare appieno gli obiettivi fissati dal PNRR per contribuire a cogliere i traguardi di Agenda2030. Il gruppo di lavoro degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale è stato affiancato dal Comitato Scientifico della Fondazione, docenti universitari delle 14 Università che fanno parte del network.
Tra i manager firmatari del Digital Sustainability Paper, personalità come Gianpaolo Araco del Senato della Repubblica, Carlo Bozzoli di ENEL, Giuseppe Buono di Agenzia delle Entrate, Mario Ettorre di Invitalia, Roberto Ferrari di Eni, Gianluca Mazzini di Lepida, Marco Policastro di Consob, Umberto Stefani di Chiesi Farmaceutici, Stefano Tomasini di INAIL, Massimiliano Garri di Terna, Francesco Vargiu dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. (In calce al comunicato, l’elenco completo).
“In una situazione così delicata come quella in cui ci troviamo, ognuno deve fare la propria parte. Come Fondazione per la Sostenibilità Digitale ci rifacciamo agli obiettivi e modelli di sviluppo sostenibile di Agenda 2030 e, partendo da una prospettiva di ricerca e dagli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale, vogliamo lavorare con le istituzioni affinché vengano utilizzate al meglio le risorse economiche messe a disposizione dal PNRR.” – ha affermato Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. “Per raggiungere questo obiettivo abbiamo riunito attorno alla Fondazione i migliori manager del digitale e, insieme a loro, abbiamo delineato una serie di azioni che, se prese in considerazione dal Governo, consentiranno al nostro Paese di contribuire a colmare gli attuali gap tecnologici e porsi alle prime posizioni tra i paesi industrializzati, facendo della digitalizzazione una leva di sostenibilità. Per questo motivo ci auguriamo che il Governo apra un tavolo tecnico permanente con i Ministeri coinvolti.” – ha concluso Epifani.
Il primo Think Tank sulla sostenibilità digitale e sugli impatti economico, ambientale e sociale
Si tratta del primo e più importante Think Tank sulla sostenibilità digitale e sugli impatti che la trasformazione digitale inesorabilmente opera su persone, ambiente e società. Mettendo insieme esperienze, competenze e capacità e, partendo da un’idea comune di Sistema-Paese, si è intrapreso un percorso che ha portato alla realizzazione del “Digital Sustainability Paper, come le istituzioni possono vincere la sfida della sostenibilità con il digitale”, un piano programmatico articolato e un contributo concreto che parte dal PNRR per definire una visione strategica orientata allo sviluppo sostenibile, grazie al digitale.
Con questo documento, i 100 top manager si mettono a diposizione dell’azione di Governo e chiedono alle Istituzioni di poterle affiancare nelle missioni del PNRR che riguardano il digitale.
Il Digital Sustainability Paper in aiuto all’azione di Governo sul PNRR
Sei sono gli assi del PNRR sui quali si concentra il Digital Sustainability
Paper. Ciascuna delle “missioni” o “componenti” riportate sotto è ampiamente approfondita nel documento sviluppato dagli Stati Generali della Sostenibilità Digitale.
1.ECOSISTEMA PUBBLICO INTEGRATO
PNRR: 556 milioni di euro
Lo sviluppo di infrastrutture di servizio – digitali e non – resilienti, pervasive, efficienti, accessibili ed inclusive è alla base della sostenibilità̀ sociale, ambientale ed economica, rispetto a tutti gli attori sociali (cittadini, imprese, istituzioni), facendone un punto di forza qualificante il Paese, a beneficio di tutte le sue attività̀ economiche. È necessario quindi ripensare i servizi pubblici in un’ottica di ecosistema, favorendo l’integrazione dei servizi e la corretta gestione dei dati che essi veicolano, in continuità̀ con gli investimenti fatti e tenendo conto di logiche nuove e modelli di “disruption”:
• Testo unico della sostenibilità digitale
• Maggior controllo sui dati
• Dal telelavoro allo smart working
2.RICERCA SCIENTIFICA E SOSTENIBILITÀ DIGITALE
P
NRR: 1,6 miliardi di euro
La Sostenibilità̀ Digitale è un tema tanto strategico quanto relativamente poco esplorato a livello di ricerca scientifica. Una migliore comprensione di ontologia, driver e barriere al cambiamento in tema di sostenibilità̀ digitale pare quindi un presupposto fondamentale per alimentare politiche efficaci, nel quadro di un ambito di ricerca emergente dove l’Italia – muovendosi subito – può̀ ambire ad una leadership internazionale, nonché́ raccogliere elementi fondamentali per adattare le iniziative rispetto al nostro specifico contesto socioeconomico.
• Sostenibilità digitale come tema centrale di ricerca
• Sostenibilità digitale leva abilitante per il trasferimento tecnologico
• Interdisciplinarità al centro dello sviluppo sostenibile
3.FORMAZIONE PER LA SOSTENIBILITÀ DIGITALE PNRR: 350 milioni di euro
Dai dati dell’Osservatorio della Fondazione per la Sostenibilità̀ Digitale, il DiSI (Digital Sustainability Index: indice sviluppato dalla Fondazione per misurare il livello di consapevolezza d’uso della tecnologia come strumento di sostenibilità̀ da parte dei cittadini) evidenzia chiaramente un fortissimo ritardo nella popolazione italiana tanto nella consapevolezza sui temi della sostenibilità̀ nelle sue componenti ambientale, economica e sociale quanto nelle competenze digitali, ed ancor di più̀ nella capacità di declinare il rapporto tra questi due temi. Diventa quindi imprescindibile sviluppare una consapevolezza diffusa e adeguata tanto sul ruolo del digitale come strumento di sostenibilità̀ quanto sulla necessità di approcciare il digitale in maniera sostenibile.
• Sostenibilità digitale nelle scuole di ogni ordine e grado
• Sviluppo sostenibile leva competitiva nella formazione delle PMI
• Formazione alla sostenibilità digitale per abilitare la nuova PA
4. INFRASTRUTTURE E RETI DI ACCESSO SOSTENIBILI
PNRR: 6,7 miliardi di euro per la Banda Ultra Larga e 345 milioni di euro per il Piano Italia 5G nelle aree a fallimento di mercato
La presenza di infrastrutture di accesso accessibili, pervasive, diffuse ed efficienti è precondizione allo sviluppo di qualsiasi servizio rivolto ai cittadini e alle imprese. La loro mancanza rappresenta oggi un vero e proprio impedimento alla fruizione dei servizi della PA in un’ottica di cittadinanza digitale.
•Rete di accesso come elemento abilitante
• Politiche zero carbon per tutte le infrastrutture pubbliche
• Infrastrutture e piattaforme pubbliche sostenibili “by design”
5. CITTADINANZA DIGITALE E PARTECIPAZIONE PNRR: circa 350 milioni di euro per Fondo per la Repubblica Digitale
La possibilità̀ di accedere con consapevolezza ad internet ed ai suoi servizi è sempre più̀ da considerare un vero e proprio elemento di cittadinanza. Cittadinanza che, sulla base di consolidati modelli di open government, vede nel digitale un elemento abilitante e rappresenta quindi un cardine della sostenibilità̀ sociale in un’ottica di inclusione, pari opportunità̀, abbattimento delle barriere d’accesso. Occorre promuovere lo sviluppo di consapevolezza in cittadini ed imprese, e sviluppare modelli che abilitino collaborazione e partecipazione dei diversi stakeholder nella costruzione di percorsi di sostenibilità̀ digitale.
• Digitale strumento di cittadinanza
• Centralità dell’open government
• Accesso come diritto
6. MISURARE LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Nella costruzione di strategie di sviluppo sostenibile la misurazione delle performance, la definizione di metriche condivise, la valutazione dei risultati e la certificazione dei processi e dei progetti sono elementi indispensabili.
È necessario identificare strumenti di misurazione, valutazione e certificazione che implementino i criteri di sostenibilità̀ digitale come elementi oggettivi nei progetti e nei processi, sia in ambito pubblico che privato, anche nell’ottica di superare i limiti del DNSH.
La Fondazione per la Sostenibilità̀ Digitale ha sviluppato con UNINFO una nuova prassi di riferimento UNI per la valutazione della Sostenibilità̀ Digitale di un progetto. Si tratta di un percorso di autovalutazione basato su 58 indicatori di performance (KPI) che legano il ruolo sistemico del digitale alla sostenibilità̀ ambientale, economica e sociale e che potrebbero essere adottati per la misurazione dei risultati dei progetti del PNRR
• Metriche per lo sviluppo sostenibile
• Necessità di trasparenza
• Valutazione di sostenibilità digitale
Per ulteriori informazioni: www.sostenibilitadigitale.it