(Adnkronos) –
Un Nuovo Paradigma che Mette le Persone al Centro della Trasformazione del Reddito di Cittadinanza
Albano Laziale (RM), 6 Novembre 2023 – ll Reddito di Cittadinanza, uno dei pilastri delle politiche sociali contemporanee, è in un momento di profonda trasformazione, una rivoluzione che mira a superare l’assistenzialismo tradizionale e a promuovere attivamente l’occupazione. Negli ultimi tempi sono state apportate modifiche sostanziali a questa forma di sostegno economico, ma con un chiaro obiettivo: spostare l’attenzione dal semplice sostentamento finanziario verso l’occupabilità e l’inserimento lavorativo.
Per gettare luce su questa rivoluzione e comprenderne appieno le sfide e le opportunità, ci siamo rivolti al Dott. Giorgio Di Dato, una figura di spicco nel campo dell’orientamento lavorativo e dell’inclusione sociale. Il Dott. Di Dato non è solo un esperto del settore, ma è anche il coordinatore dei servizi distrettuali di orientamento al lavoro nella provincia di Roma e il presidente di Make4Work, un’organizzazione che si occupa di favorire l’occupazione.
Il concetto chiave al centro di questa rivoluzione è quello di “occupabilità”. Cos’è l’occupabilità? È la capacità di un individuo di ottenere e, soprattutto, di mantenere un lavoro nel proprio settore professionale.
Questo concetto coinvolge una vasta gamma di competenze e qualità personali che rendono un individuo appetibile per i datori di lavoro. Tali competenze includono l’istruzione e la formazione specifica per il settore, ma non si limitano a esse. Comprendono anche competenze trasversali essenziali come la comunicazione, la leadership, la gestione dello stress e la capacità di problem-solving.
Ma l’occupabilità è un mosaico complesso, intrecciando fattori interni ed esterni. Tra i fattori interni, troviamo l’istruzione e la formazione, che sono chiaramente rilevanti. Tuttavia, non bisogna sottovalutare le competenze trasversali, spesso trascurate, che possono fare la differenza nella ricerca di un impiego.
I fattori esterni, come il contesto del mercato del lavoro locale e le prospettive occupazionali, influenzano notevolmente l’occupabilità di un individuo. Il mondo del lavoro è in costante evoluzione, e l’adattabilità è diventata un aspetto cruciale. La predisposizione all’apprendimento continuo e la capacità di adattarsi alle nuove sfide sono fondamentali. Inoltre, la costruzione di una rete di contatti professionali è diventata una componente vitale per chi cerca occupazione.
Ma ecco la sfida principale: al momento, il metodo di valutazione dell’occupabilità all’interno del Reddito di Cittadinanza si basa principalmente su criteri socio-demografici. Questo approccio spesso ignora le qualità e le abilità individuali di ciascun beneficiario. In altre parole, il fatto di avere nel proprio nucleo familiare un figlio minore, una persona anziana o una persona con disabilità non dovrebbe automaticamente determinare un livello di “non occupabilità” rispetto ad altri.
Addirittura, la stessa persona nella stessa condizione può avere livelli diversi di occupabilità in territori diversi. Allo stesso modo, persone che vengono considerate occupabili dai criteri del decreto potrebbero non esserlo affatto.
La soluzione risiede nell’adozione di criteri di valutazione più dettagliati e individualizzati. Questi criteri dovrebbero costituire la base per programmi personalizzati di sviluppo delle competenze, con un’enfasi particolare sulla formazione comportamentale e sulla consapevolezza personale.
È in questo contesto che l’integrazione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, può svolgere un ruolo cruciale. Tali tecnologie possono aiutare i beneficiari a identificare le opportunità di apprendimento e a sviluppare le competenze necessarie per competere sul mercato del lavoro.
Un aspetto spesso trascurato ma fondamentale è il coinvolgimento attivo delle imprese. Le aziende svolgono un ruolo chiave nel definire le competenze richieste per i lavoratori. Pertanto, coinvolgere le aziende nella definizione di queste competenze può contribuire a creare un legame più solido tra l’offerta di lavoro e la formazione dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza.
La vulnerabilità sociale e la mancanza di competenze spendibili rappresentano delle sfide da affrontare per favorire l’inclusione lavorativa. È essenziale considerare soluzioni come il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SLF) e integrarle con servizi territoriali di prossimità per connettere in modo efficace i vari passaggi del processo.
La piattaforma SIISL rappresenta una soluzione importante, ma sarebbe utile potenziare il ruolo delle aziende anche nella definizione delle competenze richieste, al fine di orientare in modo più mirato ed efficace i corsi di formazione e creare un collegamento centrato sui risultati tra impresa, ente di formazione territoriale, centro per l’impiego e cittadino.
Un ulteriore aspetto di rilievo è quello contrattuale. Il decreto si concentra molto dettagliatamente sul concetto di “offerta congrua”, ma vorremmo mettere in luce un altro aspetto: i contratti di lavoro vengono fatti dalle aziende dopo un processo di selezione e nessuna realtà produttiva offre lavoro a coloro che non dimostrano competenze, volontà e abilità sufficienti per ricevere un contratto di lavoro, almeno a tempo determinato di tre mesi.
Questa trasformazione richiede un approccio completo che consideri tutte le sfaccettature dell’occupabilità e coinvolga attivamente aziende e tecnologie avanzate per raggiungere l’obiettivo di una società più inclusiva e produttiva.
Ma quali potrebbero essere ulteriori azioni da integrare per migliorare l’efficacia della misura?
Valutazione Personalizzata: un aspetto cruciale di questa nuova era del Reddito di Cittadinanza è la valutazione personalizzata dell’occupabilità. Questo significa che i beneficiari non verranno più giudicati in base a criteri generici, ma verranno valutati individualmente per identificare le loro specifiche esigenze di formazione e sviluppo.
Formazione Avanzata: la formazione non sarà più limitata a corsi standardizzati. Con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, i beneficiari avranno accesso a programmi di formazione su misura, progettati per sviluppare esattamente le competenze richieste dal mercato del lavoro.
Coinvolgimento delle Aziende: le imprese avranno un ruolo attivo nella definizione delle competenze richieste per i lavoratori. Questo coinvolgimento garantirà che i programmi di formazione siano allineati alle esigenze reali del mercato.
Programmi di Supporto Territoriale: attivare modelli di sussidiarietà orizzontale aiuterà a connettere in modo efficace le diverse fasi del processo di reinserimento lavorativo che mettono al centro la persona.
Focus sulla Motivazione e consapevolezza: una parte importante di questa rivoluzione è l’accento posto sulla motivazione. I beneficiari saranno incoraggiati a vedere il lavoro come un mezzo per portare avanti il proprio progetto di vita mettendo in pratica le proprie capacità e il contributo al progresso sociale ed economico.
In sintesi, la trasformazione del Reddito di Cittadinanza ci spinge a riflettere sulla creazione di una società più inclusiva e resiliente, mettendo l’occupabilità al centro dell’agenda e ridefinendo la “Non occupabilità” in modo più specifico, evitando di far cadere nel rischio di povertà assoluta tante persone.
Queste innovazioni rappresentano una prospettiva nuova e sorprendente per il futuro del Reddito di Cittadinanza e per il benessere dei cittadini. L’attenzione non è solo rivolta alla fornitura di un reddito, ma a creare le basi per una carrierae un miglioramento della qualità della vita per tutti i beneficiari. In tal modo, l’occupabilità diventa il punto focale di questa rivoluzione, promettendo un futuro in cui il lavoro sia accessibile a chiunque sia disposto a impegnarsi e adattarsi alle sfide in continua evoluzione del mercato del lavoro.
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