(Adnkronos) –
Milano, 14/11/2023 – Siamo ormai alle soglie del 2024 e la Chirurgia Ortopedica sta facendo passi da gigante grazie all’introduzione di tecnologie e processi di automazione che supportano il lavoro quotidiano degli specialisti.
Il Dott. Michele Massaro, Chirurgo Ortopedico e Direttore delle Unità di Ortopedia Protesica Robotica Avanzata Mininvasiva (OPRAM), ha sviluppato, proprio grazie ai più recenti progressi tecnologici e a un’attività di ricerca costante, un Metodo innovativo che permette di intervenire nel modo meno invasivo possibile, facilitando quindi il recupero post-operatorio dei suoi pazienti.
A beneficiare del suo Metodo, presso l’Istituto Ortopedico Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano e il Policlinico San Pietro di Bergamo, dove sono i reparti diretti dal Dott Massaro, sono più di 1200 persone ogni anno affette da artrosi di ginocchio (gonartrosi).
Grazie al Metodo OPRAM, questi pazienti possono ritrovare la completa funzionalità della loro articolazione e tornare alle normali attività quotidiane in tempi più rapidi rispetto ad un intervento eseguito con tecniche tradizionali.
Il Dott. Massaro è fermamente convinto che la tecnologia, sempre più presente nelle nostre vite, anche in Chirurgia Ortopedica costituisca un aiuto per gli specialisti che vi si affidano (non in modo acritico) e, di riflesso, un valido aiuto per la salute dei pazienti.
Sono 170mila gli impianti di protesi articolari effettuati ogni anno in Italia. Non stupisce quindi il fatto che l’artrosi sia stata definita da più parti come la malattia del XXI secolo.
Laddove riposo, antidolorifici e fisioterapia non siano sufficienti a contrastare dolore e limitazioni quotidiane, può rivelarsi necessario un intervento chirurgico di sostituzione completa (in questo caso si parlerà di Protesi totale di ginocchio) o parziale (in questo caso si parla di Protesi monocompartimentale) dell’articolazione danneggiata.
Il Dott. Massaro ha scelto di specializzarsi in interventi di protesi di ginocchio, con l’obiettivo di perfezionare continuamente il suo Metodo, al punto da affiancare i produttori nel disegno e nella progettazione di modelli protesici innovativi di ultima generazione, per un approccio sempre meno invasivo e un recupero sempre più rapido.
OPRAM significa Ortopedia Protesica Robotica Avanzata Mininvasiva e non è un caso che la parola centrale sia l’aggettivo “Robotica”.
Laddove sia possibile, infatti, con il Metodo OPRAM il Dott. Michele Massaro sfrutta sempre più le tecnologie e i processi di automazione che aiutano il medico nel suo lavoro.
Un esempio? La Chirurgia Robotica e la tecnica dell’allineamento cinematico consentono di posizionare le componenti seguendo l’anatomia ossea.
In particolare, il Metodo sviluppato dal Dott. Massaro consiste nell’impiantare una protesi, con un tipo di intervento – ed è qui la grande novità – assai più rapido e meno invasivo rispetto al passato.
I vantaggi per i pazienti non finiscono qui. L’intervento eseguito con il Metodo OPRAM presenta altri benefici come:
• Maggiore rispetto dei tessuti rispetto ad altri tipi di intervento.
• Tempi di intervento ridotti: 30/35 minuti per un intervento di protesi monocompartimentale, 45/50 minuti per una protesi totale.
• Minor dolore post-operatorio.
• Tempi di ricovero molto brevi: grazie al protocollo fast-track, il paziente comincia la riabilitazione il giorno stesso dell’intervento, dopo circa 4-6 ore. In questo modo viene dimesso 4 giorni dopo l’operazione.
Occorre giustamente ricordare che lo sviluppo di moderni strumenti non ha solamente risvolti positivi, basti pensare ai pazienti che si presentano in studio già muniti di autodiagnosi frutto di ricerche online prive di un riscontro effettivo.
Il Dott. Massaro, a tal proposito, sottolinea che il compito del medico va ben al di là del semplice intervento chirurgico, e il paziente ha il dovere di seguire tutte le sue indicazioni: dalla preparazione pre-operatoria alla riabilitazione post-operatoria, dai rigorosi controlli a distanza ai follow-up.
Solo così è possibile sviluppare un percorso studiato sulle sue esigenze, in modo che si senta “guidato” durante tutto il processo di guarigione.
E la telemedicina? Quale aiuto può fornire ai medici e quali pericoli si nascondono dietro un suo utilizzo sempre più pervasivo?
Certamente non si può generalizzare, ma occorre valutare pro e contro considerando ogni specifico ambito.
Nel caso di uno Psicologo, la telemedicina rappresenta un validissimo strumento; ad esempio, consente a pazienti che faticano persino a uscire di casa di intraprendere una terapia fondamentale per il loro benessere psicologico.
Ma per un Chirurgo Ortopedico, afferma il Dott. Massaro, un consulto online non può sostituire la prima visita in studio, vero fondamentale primo step di guarigione per i pazienti che soffrono di gonartrosi.
Se nel nostro Paese si effettuano ormai più di 170 mila impianti all’anno di protesi articolari, vi è un numero altrettanto considerevole di pazienti che, per le più svariate motivazioni (tra cui la paura dell’intervento), non si operano.
Per questo è importante capire, conclude il Dott. Michele Massaro, che, grazie ai livelli raggiunti dalle più avanzate tecniche chirurgiche, un intervento di protesi non rappresenta l’ultima spiaggia, ma può davvero significare l’inizio di una nuova vita e il ritorno definitivo a quella libertà che la gonartrosi aveva tolto al paziente.
Tutti coloro che desiderano approfondire ulteriormente i benefici del Metodo OPRAM possono visitare il sito web del Dott. Michele Massaro, oppure contattare direttamente il numero: +39 345 11 50 832.
Dati di contatto
Dott. Michele Massaro | Chirurgo Ortopedico
E-mail: [email protected]
Sito Web: www.protesiginocchioanca.com
Iscritto all’Omceoba – Numero: 12704