(Adnkronos) –
Milano, 31/07/2023 – Un recente studio condotto da Seed Digital, agenzia di consulenza SEO, CRO e Web Analytics con sede a Milano, ha indagato sull’adozione dell’Intelligenza Artificiale nel contesto lavorativo italiano. La ricerca, svolta su scala nazionale, è durata due settimane e ha coinvolto 490 partecipanti provenienti da diverse regioni e settori. Il fine era comprendere come l’IA stia influenzando il panorama lavorativo in Italia.
I partecipanti dello studio sono un’ampia rappresentazione geografica del paese: il 47,8% proveniva dal Nord, il 29,1% dal Centro e il 23,2% dal Sud.
Per analizzare l’impatto da un punto di vista anagrafico, il campione è stato suddiviso per generazione, coinvolgendo i Baby Boomers, la Generazione X, i Millennials e la Generazione Z, in modo da ottenere una visione completa dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale tra le diverse fasce d’età.
Gli intervistati rappresentano una vasta gamma di settori del mondo digitale. Il 22,97% dei partecipanti appartiene al settore del Marketing e della Comunicazione, seguito da SEO (17,28%), Creazione di Contenuti (12,80%), Social Media (9,76%), E-commerce (7,52%), Sviluppo software, app, siti web (6,71%), Pubblicità Online (6,10%), Analisi dei Dati (5,28%), Design (4,67%), e Ottimizzazione del Tasso di Conversione (CRO) (2,64%).
L’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il panorama del lavoro e le generazioni più giovani sono state rilevate come le più attive nell’uso dell’IA, l’81,2% dei rispondenti della Generazione X e l’80% della Generazione Z dichiara di utilizzarla quotidianamente.
La maggioranza dei partecipanti, indipendentemente dal cluster generazionale d’appartenenza, ritiene che l’IA abbia aumentato l’efficienza lavorativa mentre solo una minoranza esprime un’opinione negativa sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel lavoro. Il livello di istruzione sembra invece influenzare queste percezioni: il 90% degli intervistati senza un titolo di studio fa uso dell’IA mentre il campione con un’istruzione universitaria tende ad essere più cauto nell’affermare che l’Intelligenza Artificiale ha migliorato l’efficienza lavorativa.
Per quanto riguarda l’ambiente di lavoro, l’uso dell’IA è diffuso e supera l’80% tra i freelance, le aziende e le agenzie. Le aziende in particolare sembrano beneficiare maggiormente dell’Intelligenza Artificiale usando strumenti basati su questa tecnologia in modo più profuso rispetto agli altri settori.
Nel corso del sondaggio, Seed ha esaminato le principali attività svolte con strumenti di Intelligenza Artificiale, scoprendo che la maggior parte di esse riguarda i contenuti testuali, seguiti dalla generazione di immagini, l’analisi dei dati e la creazione di codice. Gli strumenti di IA più citati spaziano da applicazioni per la generazione di testi e traduzioni, come ChatGPT e Google Translate, a strumenti per l’analisi dei dati come Excel e Power BI, fino ad arrivare a soluzioni per la creazione di immagini e design come Canva e Beautiful AI.
Nonostante l’Intelligenza Artificiale stia diventando un elemento comune nel mondo del lavoro, l’affidabilità dei suoi output rimane un aspetto cruciale da considerare. Secondo il sondaggio, la fiducia varia in base all’età, al livello di istruzione e all’ambiente lavorativo. In particolare, gli utenti di età superiore ai 42 anni e quelli con un percorso di studi universitario tendono a essere meno fiduciosi nei confronti dei risultati prodotti dagli strumenti di IA.
La percezione dell’impatto futuro dell’Intelligenza Artificiale sul mondo lavorativo varia notevolmente a seconda delle generazioni, del livello di istruzione e del contesto lavorativo. Quasi il 10% dei Baby Boomers non è convinto che l’IA influenzerà significativamente il mondo del lavoro, al contrario, le Generazioni X e Z prevedono un impatto maggiore di questa tecnologia.
Lo studio sull’adozione dell’intelligenza artificiale svolto da Seed Digital mette in luce come, nonostante questa tecnologia stia guadagnando terreno nel mondo del lavoro, esista ancora una sfiducia diffusa. Nei prossimi anni emergerà quindi la necessità di portare avanti iniziative di sensibilizzazione e formazione per promuovere una migliore comprensione e un’adozione più ampia degli strumenti di intelligenza artificiale.
Per informazioni:
Seed Digital Srl, agenzia di consulenza digitale specializzata in SEO, CRO e Web Analytics. Lo studio e l’interpretazione dei dati, qualitativi e quantitativi, è uno dei punti di forza che permette all’agenzia di delineare strategie digitali ad hoc per ogni cliente.
Contatti:
[email protected]