(Adnkronos) – La medicina vibrazionale si rifà al principio di risonanza. Attraverso un percorso mirato si possono risolvere problemi di carattere fisico e psico-emozionale, come spiega Laura Schmidt, fondatrice dell’Accademia di Medicina Vibrazionale a Milano.
Milano, 26 maggio 2022. I nostri pensieri, le nostre emozioni e il modo in cui ci relazioniamo con gli altri producono frequenze nel nostro corpo. Ma non necessariamente si tratta di musica. La medicina vibrazionale si basa sul concetto che siamo tutti sistemi unici di flussi di energia vitale, a loro volta responsabili dei nostri modelli di comportamento, di atteggiamento, di pensiero e di credenze, come anche delle problematiche fisiche. La medicina vibrazionale applica il principio di risonanza, su cui sono basati anche gli studi e le ricerche del prof. Carlo Ventura, ordinario di Biologia Molecolare presso la Scuola di Medicina dell’Università di Bologna. Le sue ricerche stanno aprendo a nuove prospettive di medicina rigenerativa attraverso l’applicazione di vibrazioni sonore, per guidare le cellule staminali nella rigenerazione dei tessuti senza bisogno di interventi chimici o trapianti cellulari.
“Ogni cellula del corpo ha una sua risonanza ben specifica – spiega Laura Schmidt, fondatrice dell’Accademia di Medicina Vibrazionale a Milano -. Acusticamente lo possiamo sperimentare ad esempio con due diapason accordati alla stessa frequenza a 440 Hertz: se ne attivo uno dei due e lo metto vicino a quello non attivato anche l’altro inizierà a risuonare. Quando le cellule si “scordano”, invece, diventano malate. La medicina vibrazionale permette di farle “risuonare” in modo corretto, ricordando loro la frequenza innata e attivando l’auto guarigione con uno stimolo dall’esterno. Su questo principio si basano tutte le discipline della medicina integrata, che si stanno aprendo agli studi scientifici. Ho iniziato le mie ricerche in campo sonoro-vibrazionale spinta da una personale esigenza di trovare qualcosa che mi aiutasse realmente a riarmonizzare le frequenze “disturbate” che mi avevano portato a sviluppare una malattia autoimmune, e così è stato”.
L’operatore olistico sonoro-vibrazionale agevola questo percorso di ascolto consapevole dei segnali, che arrivano prima di tutto dal corpo, attraverso trattamenti mirati e personalizzati, o suggerendo semplici pratiche che possano agevolare il recupero dello stato di Bene-Essere. L’obiettivo è riportare la matrice frequenziale ed energetica all’innata armonia, sciogliendo i blocchi energetici. “Oggi, dopo tanti anni, non posso fare altro che confermare la validità della Suonoterapia – sottolinea Laura Schmidt -. Tutto è suono, tutto è vibrazione. Il male-essere è la conseguenza di suoni e frequenze che disturbano il nostro campo energetico ed elettromagnetico. Il Bene-Essere, al contrario, è l’espressione di un’armoniosa vibrazione delle frequenze di corpo-mente-spirito. Ognuno di noi può scegliere se risuonare alle emozioni e ai pensieri che creano Bene-Essere oppure con quelle che ci fanno cadere nel male-essere e in abitudini limitanti”.
La medicina vibrazionale aiuta a scegliere a quali frequenze voler risuonare per risolvere problematiche di carattere fisico o psico-emozionale. Tutti segnali precisi che il nostro essere unico, composto da una moltitudine d frequenze diverse, ci invia. “Siamo ciò che sentiamo, pensiamo e diciamo. Spesso siamo abituati a non ascoltarci in modo profondo, ma a lungo andare questo può comportare un male-essere, che si può manifestare in un dolore fisico, emozionale o psicosomatico”, conclude Laura Schmidt.
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