(Adnkronos) –
Milano, 26 Aprile 2023 – L’insegnante di sostegno è una figura presente all’interno del sistema scolastico italiano ed è stata introdotta per la prima volta nel 1977. Si tratta di un insegnante con adeguata specializzazione che ha lo scopo di aiutare un bambino o ragazzo affetto da disabilità nell’ambito della didattica e dell’inclusione con gli altri compagni della classe in cui è inserito.
Il docente specializzato lavora all’elaborazione di un piano didattico che possa favorire l’apprendimento adattandolo alle disabilità fisiche, mentali o cognitive da cui lo studente può essere affetto.
In Italia il supporto dell’insegnante di sostegno è garantito in tutte le scuole di ordine e grado a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado. Facendo riferimento ai dati pubblicati dal Ministero dell’Istruzione riguardo gli alunni con disabilità presenti nelle scuole superiori nell’anno scolastico 2020/2021,sono così ripartiti sul totale degli studenti:
● 1,4% nei licei
● 2,7% negli istituti tecnici
● 7,7% negli istituti professionali
Sempre con riferimento all’anno scolastico 2020/21, le classi totali attivate in tutta Italia sono state 425795 e tra queste quelle con la presenza di uno studente affetto da un qualche tipo di disabilità sono state 211896 costituendo quindi il 49,8% del totale.
La decrescita negli anni del rapporto tra alunni con disabilità e posti dei docenti specializzati al sostegno è evidente: si attesta infatti un valore di 1,5 nell’anno scolastico 2020/21 a confronto del valore di 2,09 nel 2009/2010. Un dato decisamente positivo, che evidenzia che lo studente con necessità è seguito e supportato in modo sempre migliore. A fronte di questo però deve essere considerato il fatto che spesso vengono reclutati docenti non specializzati.
Il docente di sostegno ha inizialmente il compito di valutare la specifica disabilità dell’alunno le cui famiglie ne hanno richiesto il supporto, elaborare il piano di studio, creare verifiche di apprendimento adatte alla sua specifica disabilità e riportare costantemente alle famiglie progressi e difficoltà del ragazzo. Partecipa inoltre a tutte le riunioni con gli altri docenti e agli scrutini al fine di integrare al meglio il percorso di apprendimento del discente con necessità.
Il docente specializzato dovrà avere quindi abili capacità comunicative e pedagogiche.
Chi desidera diventare docente di sostegno deve implementare alle proprie conoscenze lo studio della pedagogia e della didattica speciale ed è importante che lo studio teorico di queste materie sia affiancato da un tirocinio formativo.
Oltre alle date di concorso nazionali e al TFA , è possibile svolgere la professione di insegnante di sostegno acquisendo il titolo di specializzazione attraverso percorsi in convenzione con valide università estere. E’ questo il caso di Specializzati al sostegno, un ente che raccoglie in sé enti e società di alta formazione e università italiane e straniere, proponendo un percorso di specializzazione di 8 mesi totalmente in lingua italiana.
Una volta conseguito il titolo che attesta la formazione in ambiti come la sociologia e la psicologia, seguirà un iter di riconoscimento da parte del Ministero dell’Istruzione affinché possa essere spendibile professionalmente anche in Italia per poter svolgere il ruolo di insegnante di sostegno in qualsiasi scuola pubblica o paritaria del nostro Paese.
Specializzati al sostegno mette a disposizione di tutti i suoi studenti l’assistenza legale per lo svolgimento delle pratiche burocratiche volte al riconoscimento una volta terminato il percorso di formazione. Queste procedure sono seguite e supportate da uno dei maggiori studi legali esperti del settore che ha già ottenuto diversi riconoscimenti.
Una possibilità importante all’interno del panorama italiano, per dare un più semplice accesso a chi desidera svolgere questa professione che ha un ruolo così importante all’interno del sistema scolastico.
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