(Adnkronos) –
Al centro del dibattito l’importanza della collaborazione tra sanità integrativa e Sistema Sanitario Nazionale per una maggiore tutela del diritto alla salute.
Il ministro della salute Speranza: “Serve un grande Patto Paese. La sanità integrativa, complementare al Servizio Sanitario Nazionale, può dare un contributo importante alla tutela della salute costituzionalmente garantita”.
Roma, 10 giugno 2022 – San.Arti, il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per i lavoratori dell’Artigianato ha festeggiato il suo decimo anniversario con un evento dal titolo “È welfare se fa bene”. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione, tra i relatori, del Ministro della Salute Roberto Speranza e l’intervento del Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome e Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, è stata l’occasione per fare il bilancio dell’attività del Fondo e per illustrare quali saranno gli sviluppi futuri per il welfare contrattuale e per la sanità integrativa. All’evento, moderato dalla giornalista de La7 Tiziana Panella, hanno preso parte anche Chiara Sgarbossa, Direttrice dell’Osservatorio Sanità Digitale – Politecnico di Milano e Luca Nogler, professore ordinario di Diritto del Lavoro presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento.
San.Arti, nato su iniziativa delle parti sociali, sindacali e imprenditoriali con l’obiettivo di integrare i contratti collettivi nazionali dell’artigianato con la sanità integrativa, anche grazie ai suoi 600 mila iscritti, che lo attestano come il terzo fondo in Italia, è diventato sempre di più un utile alleato della sanità pubblica, contribuendo a rendere effettivo il diritto contrattuale alla salute e alla promozione del benessere. Dal 2012 San.Arti. ha erogato più di 1 milione e 200 mila prestazioni sanitarie, 190.000 solo nel 2021 per un valore complessivo di 60 milioni di euro. Nel 44% dei casi si è trattato di prestazioni non comprese tra i livelli essenziali di assistenza previsti dalla sanità pubblica. Numeri questi che rafforzano e confermano l’importanza del ruolo sociale e complementare svolto dal Fondo.
Un ruolo evidenziato anche nell’intervento del Ministro Speranza che ha sottolineato come la sanità integrativa non in contrapposizione ma in complementarietà al Servizio Sanitario Nazionale dia un contributo importante nella tutela della salute costituzionalmente garantita.
“Il messaggio che oggi vorrei darvi – ha proseguito Speranza – è che siamo a uno snodo senza precedenti: se l’Italia è cresciuta lo scorso anno del 6.6%, più della media degli altri paesi europei, è perché abbiamo un grande Servizio Sanitario Nazionale. Dopo il cambio di priorità collettivo che ha introdotto la pandemia, oggi abbiamo una finestra di grande opportunità. Per sfruttarla al meglio serve un grande Patto Paese: le istituzioni non ce la possono fare da sole, per questo è importante il contributo dei professionisti degli ordini, dei sindacati, delle reti di conoscenza e dei privati. Questo è lo spirito con cui mi apro con voi al confronto anche attraverso l’istituzione di un tavolo. Penso che l’Italia abbia tutte le carte in regola per vincere la sfida del futuro e sono convinto che dentro a questo orizzonte ci sia uno spazio enorme anche per le vostre energie e per le idee che ogni giorno mettete in campo”.
“Oggi festeggiamo insieme 10 anni di sanità integrativa artigiana – dichiara Claudio Giovine, Presi-dente di San.Arti. – Un percorso caratterizzato dall’impegno a formare una comunità coesa ed ancorata all’obiettivo di generare benessere, di fare bene attraverso il welfare contrattuale. Grazie al contributo di tutti, alle parti sociali coinvolte, i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, Confartigianato, CNA, Casartigiani e CLLAI, siamo riusciti a dare realtà ad un’idea lungimirante e coraggiosa: supportare tutti gli iscritti, lavoratori e datori di lavoro, e i loro familiari, tutelando la loro salute e generando benessere collettivo. Per farlo ancora e meglio desideriamo promuovere un dialogo costante con le Istituzioni. Da parte nostra mettiamo a disposizione strumenti efficaci, integrativi rispetto alla sanità pubblica e gestiti sempre con la massima efficienza.”.
“San.Arti. è un fondo effettivamente integrativo rispetto al Servizio Sanitario Nazionale – dichiara Claudio Sala, Vice Presidente di San.Arti. – al quale, vorremmo essere assolutamente chiari, riconosciamo un ruolo prioritario. Facciamo parte del cosiddetto secondo pilastro e vogliamo farlo bene. Ci riteniamo alleati del Servizio Sanitario Nazionale, per contribuire alla realizzazione di un sistema realmente universalistico “.
Sulla stessa linea, l’intervento di Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome e Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, che in un video messaggio di saluto ha affermato che “siamo davanti ad un cambiamento di ottica per quanto riguarda la sanità. Diventa sempre più importante il modo in cui vengono impiegate le risorse sul territorio, e in questa nuova visione la sanità integrativa contrattuale ricopre un ruolo fondamentale. La Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome è disponibile a dar vita ad un dialogo tra i soggetti in campo che permetta una più ampia tutela della salute e del benessere delle persone”.
Informazioni su SAN.ARTI
San.Arti. oggi rappresenta il terzo fondo in Italia grazie ai suoi 600.000 iscritti che comprendendo lavoratori e titolari di micro e piccole imprese, che costituiscono la parte principale del tessuto produttivo italiano. La nascita del Fondo ha permesso negli anni di creare un sistema di welfare che sfrutta la contrattazione collettiva per offrire assistenza capillare, omogenea, diffusa e inclusiva ad una platea di beneficiari che compongono un universo, come quello dell’artigianato, caratterizzato da un’estrema parcellizzazione, ottenendo in pochi anni importanti risultati in termini di maggiore coesione sociale.
Grazie al ruolo ricoperto e ad una presenza capillare con oltre 1.400 sportelli distribuiti su tutto il territorio nazionale, il Fondo ha potuto offrire il proprio contributo anche e soprattutto nei momenti di difficoltà che il Paese ha attraversato in questi dieci anni. Dagli eventi sismici che hanno funestato il Centro Italia, ai terribili due anni di pandemia causata dal Covid-19, che hanno visto San.Arti. impegnato in prima linea grazie ai 7 milioni di euro di prestazioni erogate per contrastarne gli effetti.
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