(Adnkronos) – 16 ottobre 2023. La tendenza a connettersi sempre di più, linee di demarcazione che separavano nettamente le discipline sempre meno spesse e diverse sfere sociali che si alimentano l’un l’altra. La contemporaneità si compone di contaminazioni continue, confluenze in nome di obiettivi comuni. Un fenomeno a cui assistiamo è la convergenza sempre più virtuosa tra il mondo economico e imprenditoriale con quello culturale e artistico, un dittico di cui Var Digital Art – nato all’interno e grazie all’intuizione di VAR Group – è leader in Italia. Il movimento più adatto è quello della convergenza, un’immedesimazione dei valori e degli orizzonti tra impresa e arte, in un una virtuosa collaborazione per portare risultati inediti, che possano tracciare nuove rotte per entrambe le discipline. Var Digital Art si propone proprio di far questo: scoprire le nuove frontiere dell’arte digitale, immaginare nuovi mondi d’arte ancora inesplorati, integrando le proprie competenze d’impresa nell’ambito della transizione digitale.
“In VAR Group la nostra vocazione è quella di accompagnare le imprese nel processo di trasformazione digitale. In questo contesto l’arte sicuramente l’arte digitale in particolare, rappresenta un connubio che permette di creare una contaminazione tra il mondo dell’impresa e le esperienze dell’artista”.
È Alessandro Tiezzi di VAR Group, Head of Var Digital Art, a parlare di contaminazione. Una contaminazione necessaria per guardare verso il futuro con una lente d’ingrandimento in più.
VAR Group, infatti, si concentra sull’arte digitale, sempre più pervasiva, capace di interagire con lo spettatore, vicina a quel concetto di esplorazione artistica, forse ancor di più di tutte le altre. Per questo motivo ha creato il primo riconoscimento italiano dedicato all’arte digitale.
Come sottolineato da Davide Sarchioni, art director di VDA by Var Group, “Una delle novità principali che caratterizzano il progetto VAR Digital Art per l’anno 2023 è il lancio della prima edizione del premio denominato VDA Award. Un premio, appunto, che è dedicato a tutti gli artisti italiani e che mira in particolar modo ad indagare le molteplici relazioni tra l’arte contemporanea e le nuove tecnologie digitali. Alla prima edizione di VDA Award sono stati invitati a partecipare dodici artisti italiani selezionati da quattro membri di un Comitato Scientifico composto da critici, studiosi, curatori ed esperti di arte e new media”.
Gli artisti finalisti di questa prima edizione sono Luca Pozzi, Chiara Passa, Kamilia Kard e Roberto Fassone, ciascuno con la propria idea di frontiera dell’arte digitale e con i propri strumenti.
Le opere saranno presentate il 26 e 27 ottobre al Palacongressi di Rimini in occasione dell’annuale Convention di Var Group, che ospita la prima edizione di Var Digital Art Award, neonato progetto di Var Digital Art che, tra i primi in Italia, ha iniziato nel 2018 a sviluppare, studiare, analizzare il contesto dell’arte digitale in Italia. Nato all’interno di Var Group, operatore leader nel settore dei servizi e delle soluzioni digitali per le imprese, Var Digital Art (VDA) è un polo dinamico di sperimentazione e convergenza tra arte contemporanea e know how d’impresa, che indaga gli scenari dell’innovazione tecnologica attraverso i linguaggi dell’arte, organizzando esposizioni (VDA Exhibition), incontri (VDA Forum), momenti di formazione (VDA Lab) mirando verso la contaminazione progressiva tra discipline, saperi e professionalità differenti, per promuovere e sostenere la ricerca artistica in ambito digitale (VDA Award).
Insomma, in un’epoca di crescente connettività, fusione di discipline e sinergia tra sfera sociali, Var Group emerge come leader in Italia di questa virtuosa concezione del futuro dell’arte digitale, posta come punto focale del dialogo con le imprese nell’ottica di apertura di nuovi orizzonti creativi.