(Adnkronos) – Il rapporto sullo stato dell’arte dell’agriturismo “ci riempie di soddisfazione, cresce l’offerta e cresce la domanda, aumentano le aziende, i posti letto, le piazzole di sosta e anche i posti a sedere nella ristorazione collegata e le aziende che fanno degustazione. E’ il settore che va meglio rispetto ad altri dell’agricoltura ma rischia di essere vittima del prorio successo, e dobbiamo mantenere il primato”. E’ quanto ha affermato il presidente di Ismea Angelo Frascarelli commentando il rapporto 2022 “Agriturismo e multifunzionalità” messo a punto da Ismea con Rete Rurale Nazionale che segnale le ottime performance del settore con un valore di 12,5 mld di euro e una crescita del numero delle aziende dell’1,3% arrivate a 25.390 nel 2021.
Frascarelli ha quindi snocciolato alcuni numeri a testimonianza delle buone performance del settore. “Siamo passati dai 385mila posti a sedere nel 2020 ai 500mila di oggi, da 14 milioni di presenze nel 2019 a 12 milioni nel 2021 (-2 milioni ) ma nel 2022 e soprattutto nel 2023 supereremo i livelli ante pandemia” ha sottolineato. Altro dato importante: “tornano gli stranieri, il 2023 è l’anno degli stranieri, l’Italia è il primo paese in Europa per attività connesse, c’è una buona normativa, inoltre gli agriturismi sono presenti da nord a sud, da Bolzano a Pantelleria, più in collina rispetto alla pianura ed è importante per mantenere la popolazione nelle zone rurali”.
Il presidente di Ismea, traendo le conclusioni del rapporto ha evidenziato come “bisogna seguire la domanda che sta andando bene perché sa interpretare i gusti e le aspettative dei fruitori che cercano alcune cose: il risparmio, inteso come giusto rapporto qualità prezzo, emozioni ovvero esperienze vissute, ambiente e salute, gusto (enogastronomia), e cerca anche la comodità. Bisogna garantire il successo lavorando su questi 6 fattori” ha detto Frascarelli. “E’ innegabile anche il ruolo che l’agriturismo svolge a presidio dei territori, soprattutto in alcune aree interne, basti pensare che il 63% dei comuni appartenenti a queste aree detiene almeno un agriturismo che svolge appieno il ruolo di custode dei saperi e delle tradizioni, ma funge anche da volàno per l’economia del territorio e la coesione sociale” ha concluso Frascarelli.