(Adnkronos) – I sindaci di Rutigliano, Giuseppe Valenzano, di Turi, Ippolita Resta, di Mola di Bari, Giuseppe Colonna, di Castellaneta, Giambattista di Pippa, di Grottaglie, Ciro D’Alò, di Aldelfia (aggiuntasi alla Rete ieri), Giuseppe Cosola, ovviamente di Noicattaro, promotore dell’iniziativa, Raimondo Innamorato (assente per impedimenti dell’ultimo momento Giuseppe Nitti, di Casamassima, che tuttavia firmerà al più presto), hanno sottoscritto, al Palazzo della Cultura di Noicattaro, a conclusione dell’evento ‘Regina di Puglia’, con la partecipazione convinta di Antonio Decaro, sindaco della Città Metropolitana di Bari, il protocollo d’intesa per mettere a terra sinergie allo scopo di valorizzare l’uva da tavola, asse portante dell’economia locale, e il suo territorio.
In questi Comuni, infatti, si concentra la maggiore produzione italiana ed europea di questo frutto, che costituisce la seconda voce dell’export ortofrutticolo italiano. L’iniziativa è un caso unico in Italia per quanto riguarda il settore dell’ortofrutta. La firma dell’intesa è avvenuta nell’ambito del convegno ‘Uva da tavola: una eccellenza tra tradizione e innovazione’, che ha visto la partecipazione anche dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, il quale ha affermato: “Qui si è avviato un nuovo processo, innanzitutto culturale, costruendo una rete di relazioni fondamentale per la nostra economia agricola”.
Presente anche Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde, già ministro dell’Agricoltura, che parlato di “uva da tavola, eccellenza dimenticata, finalmente la si valorizza raccontando il suo territorio”. Il presidente di Apeo, Giacomo Suglia, ha ricordato che “da qui proviene il 58% dell’uva da tavola italiana, qualcosa come 600 mila tonnellate, ma dobbiamo smetterla di raccontarcelo tra noi, dobbiamo far sentire il nostro ruolo nell’economia territoriale e nazionale”. Donato Fanelli, consigliere della Cut, ha assicurato che “la Commissione c’è, possiamo diventare l’Assomela dell’uva da tavola, abbiamo già censito, in pochi mesi, 11 mila ettari, primo grande passo per il Catasto Nazionale di prodotto”.
Presenti anche Maria Francesca Cardone, ricercatrice del Crea, un rappresentate dell’Igp Uva da Tavola di Puglia, e Stefano Cavicchia, manager di Gesfa, che ha illustrato il progetto cargo dell’aeroporto di Grottaglie (la sfida sarà il costo/kg, indispensabile il contributo regionale per rendere praticabile il trasporto aereo dell’uva da tavola verso i mercati lontani). Jun Liu, presidente del Dipartimento Uva della China Association of Agricultural Science Societies, a capo di una folta delegazione cinese, ha auspicato un’ampia collaborazione in tema di scambio di informazioni sulle diverse varietà, tenendo anche conto che in Puglia si stanno sviluppando nuove varietà da ceppi autoctoni, che stanno già costituendo un’importante opportunità per i produttori, anche in termini di risparmi sulle royalties delle varietà selezionate all’estero.
Nella sua relazione di Mario Schiano, di Ismea, ha fatto un’attenta analisi dei mercati esteri dove l’uva da tavola italiana ha grandi prospettive di sviluppo a patto che si facciano programmazione, innovazione, concentrazione e segmentazione dell’offerta. Schiano ha sottolineato l’importanza di iniziative di incoming per far conoscere meglio il prodotto e il suo territorio, proprio come avvenuto a Noicàttaro in questi giorni con l’iniziativa ‘Regina di Puglia’, come pure di investimenti nei mercati di sbocco tenendo presente che “ad ogni Paese si deve offrire ciò che a quel Paese piace”.
I lavori, moderati da Lorenzo Frassoldati, direttore del ‘Corriere Ortofrutticolo’, rivista di settore nata nel 1965, sono stati introdotti dal sindaco Raimondo Innamorato, che con tutta la giunta comunale di Noicàttaro, in particolare con gli assessori all’Agricoltura Vito Fraschini e allo Sviluppo Territoriale Germana Pignatelli, ha voluto avviare questo straordinario processo che ha portato alla firma di un protocollo che per il settore può considerasi una tappa storica. Il progetto ‘Regina di Puglia’, lanciato a livello internazionale alla Fruit Logistica di Berlino lo scorso febbraio, ha registrato un successo a tutto tondo, grazie anche al supporto della Regione Puglia e della Città Metropolitana di Bari ed al contributo economico di alcune aziende, a partire da Generazione Vincente Job Opinion Leader, OP Pignataro, Industrie Tecnologiche e Mts System.