(Adnkronos) – “E’ una mazzata durissima. Nelle tre province più colpite dall’alluvione, e cioè Firenze, Pistoia e Prato si concentra il 50-55% delle attività produttive dell’intera Toscana. Sono tantissime micro imprese con 5-6 dipendenti. Parliamo di centinaia di aziende e quindi di migliaia di lavoratori che dovranno stare fermi per non si sa quanto tempo, se giorni o settimane o di più. Noi domani all’assessore alle Attività produttive Marras chiederemo la cassa in deroga e vedremo di avere numeri più precisi sulla portata degli effetti di questa tragedia su lavoratori e imprese”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Paolo Fantappiè, segretario generale della Uil Toscana, sugli effetti per il sistema economico dell’alluvione che ha colpito la Toscana.
“Le province colpite sono 7 -continua- e c’è anche da sottolineare che tantissimi lavoratori di aziende che non sono state colpite e fermate dall’alluvione risiedono però in territori colpiti dall’alluvione, e hanno perso tutto anche la macchina per andare al lavoro, e quindi non vi si possono recare. Anche per loro serve un sostegno per ripartire, chiederemo la cassa in deroga anche in questi casi”, aggiunge.
E il dirigente sindacale l’alluvione ha colpito un tessuto economico già in sofferenza e che adesso rischia di soccombere, se non verrà supportato. “Tante aziende con cui avevamo parlato a settembre dopo la pausa estiva lamentavano le commesse solo per primissime settimane successive e non fino a fine anno come di solito. Sono aziende che lavorano tanto con l’export e con la crisi di Germania e Cina erano già in crisi. Con questa botta dell’alluvione rischiamo che molte di loro non riaprano più. Il governo non le deve abbandonare”, sottolinea.
E Fantappiè ribadisce: “una cosa deve essere chiara: si devono aiutare le imprese a ripartire dopo questa batosta ma non si devono dimenticare le famiglie. Parliamo di gente che ha perso auto, ha la casa distrutta, 60-70 mila euro di danni. Sono lavoratori dipendenti, dove prendono i soldi per ripartire? Lo Stato non deve lasciarli soli”, aggiunge ancora.
Per il leader della Uil Toscana “Noi non vogliamo che qui in Toscana si ripeta quanto accaduto in Emilia Romagna in occasione dell’alluvione di alcuni mesi fa. Lì ancora le famiglie non hanno ricevuto un euro dallo Stato per tutto ciò che hanno perso. Non vogliamo che qui avvenga la stessa cosa. La Regione si deve fare portavoce delle esigenze delle imprese ma anche delle famiglie colpite”, conclude.