(Adnkronos) – “Dopo la sentenza io non vedo la situazione cambiata né in meglio e né in peggio. La Corte ha stabilito che le concessioni non possono essere rinnovate automaticamente ma ha però ribadito, come noi diciamo da anni, che è lo Stato membro che deve stabilire se c’è la scarsità della risorsa e in questo caso applicare la direttiva Bolkestein. E quindi adesso si deve fare in modo di accelerare il processo di mappatura delle coste italiane, abbiamo bisogno di conoscere questi dati in modo più stringente. E poi al tavolo interministeriale discutere con le associazioni di categoria più rappresentative per riformare il codice di navigazione e per stabilire i criteri di scarsità della risorsa, dalla quale dipende se applicare o meno la Direttiva. Ribadisco: la Corte ha rimarcato che è lo Stato membro a dover stabilire se c’è scarsità della risorsa o meno”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti nazionale e di Fiba Confesercenti Emilia Romagna, sulle polemiche dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea sulle concessioni balneari.
Secondo Rustignoli, che è anche titolare di stabilimenti balneari nel Comune di Ravenna, “oggi paghiamo il fatto che il tema non è stato affrontato negli anni passati nel modo dovuto”. “Ma, ripeto, adesso abbiamo la conferma che è lo Stato membro a dovere stabilire se c’è scarsità di risorsa e di verificarlo in modo combinato, quindi con una valutazione territoriale e una valutazione nazionale. Quindi va fatta la mappatura, stabiliti i criteri per definire o meno la scarsità della risorsa, e, solo in presenza della scarsità, applicare la Direttiva, riconoscendo naturalmente quanto realizzato dalle attività d’impresa negli anni. Oggi abbiamo la possibilità di affrontare in modo serio e definitivo la vicenda”, conclude Rustignoli.