(Adnkronos) – Dall’aeronautica militare ad Amazon. Questa la storia di Elena Ceccolini, che ha deciso di lasciare la carriera militare alla ricerca di un’esperienza nuova e stimolante. Nel 2020 entra in Amazon dove, nel giro di un solo anno, ha la possibilità di crescere professionalmente acquisendo nuove competenze. In poco tempo, infatti, Elena Ceccolini passa dal ruolo di Area Manager, presso il deposito di smistamento di Pomezia (Roma), a quello di Diversity, Equity and Inclusion Operations Manager. Un ruolo, quest’ultimo, che la vede impegnata anche all’interno di un comitato dedicato alla Dei (Diversity, Equity and Inclusion) a livello europeo in cui vengono ideate e sviluppate iniziative volte a rafforzare la cultura dell’inclusività in azienda. In Amazon, i valori Dei (Diversity, Equity and Inclusion) rappresentano un pilastro chiave dell’ambiente di lavoro, un acronimo che racchiude al suo interno tutti i tipi di diversità: di genere, provenienza, disabilità, orientamento sessuale, ma anche esperienza professionale.
“Quando parliamo di diversity – spiega Elena Ceccolini – spesso si pensa esclusivamente al gender gap, invece ci riferiamo non solo al divario tra uomini e donne, ma anche a tutte le categorie sottorappresentate come persone con orientamento sessuale o religione diversa dalla maggioranza. Il mio ruolo è proprio quello di tutelare queste categorie all’interno dell’azienda e al tempo stesso valorizzarle. È poi importante saper mantenere i talenti che selezioniamo. Sicuramente le persone sono più propense a lavorare in un’azienda inclusiva che dà spazio alle idee di tutti”.
Elena si è occupata di istituire un comitato dedicato alla Dei a livello europeo in cui vengono ideate e sviluppate iniziative volte a rafforzare la cultura dell’inclusività in azienda. Un tema particolarmente caro ai giovani: “La mia è una figura che si è affacciata nella realtà aziendale da pochi anni – prosegue Elena Ceccolini – ma Amazon è sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo per soddisfare le esigenze del cliente. I giovani della generazione Z hanno molto a cuore il tema dell’inclusività, lo ritengono un valore importantissimo e noi dobbiamo puntare su esso la nostra attenzione”.