(Adnkronos) – Tutto quello che c’è da sapere sul vetro made in Italy e non solo. In occasione dell’edizione 2023 di Vitrum, la fiera delle macchine e delle tecnologie per la trasformazione del vetro a Milano Rho, dal 4 al 10 settembre torna a Milano la Glass Week, il più importante evento nazionale dedicato al vetro industriale e artistico. Eventi, incontri e workshop che fanno parlare di vetro tutta la città, per informare e sensibilizzare il pubblico sui punti di forza di questo materiale, vero campione di sostenibilità.
Tra gli eventi da non perdere, quello organizzato presso il Tricolore Design Hub, la location multifunzionale dedicata al mondo del design nel cuore di Milano che, attraverso uno speciale allestimento dedicato che vede la collaborazione di brand unici, porta nel cuore di Milano le potenzialità espressive di uno dei materiali più versatili e affascinanti.
Un allestimento dal titolo evocativo, ‘La sostenibile leggerezza del vetro’, che ne esplorerà le dimensioni industriali, artigianali, artistiche e di riciclo, mettendo in dialogo gli eleganti arredi in vetro di Tonelli Design con i delicati oggetti in bilico tra funzionale e decorativo di Blueside Emotional Design e le raffinate creazioni del designer e artista Andrea Burana. Ad accompagnarli, i poetici oggetti di Pieces of Venice, impresa sociale a economia circolare che recupera e ricicla materiali dismessi di Venezia, facendoli risorgere a nuova vita. Ma cosa ne pensano i protagonisti?
Secondo Michele Gasperini, responsabile di Tonelli Design, storico marchio del distretto del vetro di Pesaro, “la Milan Glass Week è un evento eccezionale, che celebra il vetro in tutte le sue forme”. “Un elogio a un materiale unico – dice – che trova in Italia i principali trasformatori, esperti e artisti, capaci di esaltarne tutte le possibili sfumature. Il vetro è un materiale naturale che esiste da sempre. Anche se i primi ritrovamenti di manufatti in vetro risalgono ad almeno 6.000 anni fa, è solo nell’ultimo secolo che l’uomo ha imparato a lavorare in modo industriale questo materiale. L’invenzione del vetro ‘Float’ risale al 1952, appena 70 anni fa, ed è questa l’invenzione che fa scaturire il successo commerciale del vetro, ottenendo prodotti di alta qualità ed elevate prestazioni”.
“Da quel momento – ricorda – il vetro in lastra è diventato un prodotto insostituibile in una moltitudine di applicazioni, dall’architettura all’automotive, dal medicale al food, dall’arredo ai dispositivi tecnologici e tanto altro. Siamo tutti continuamente a contatto con il vetro, senza rendercene nemmeno conto, basti pensare allo schermo del cellulare, oppure il bicchiere che usiamo a tavola, la finestra dalla quale si guarda fuori”.
“Per ogni tipo di utilizzo, il vetro – spiega – può essere plasmato e trattato per ottenere le migliori caratteristiche possibili necessarie per quel tipo di applicazione. Anche nel settore dell’arredo, dove sappiamo che un prodotto deve essere sicuro, duraturo, salubre e ovviamente bello, il vetro è il materiale perfetto. A tutte queste doti, va aggiunta quella forse più importante, che tutti abbiamo imparato a conoscere e rispettare, cioè la sostenibilità ambientale. Io ritengo il vetro un materiale ancora recente e altamente innovativo, con il quale si può ancora sviluppare e sperimentare, in una visione a ridotto impatto ambientale che può realmente avere una ricaduta positiva sull’impronta ecologica dell’uomo verso il pianeta”.
Il vetro è il protagonista anche del nuovo progetto di Luciano Marson e Karin Friebel, fondatori dell’impresa sociale a economia circolare Pieces of Venice. I portacandele Murano Faro 4177 e Fondamenta Vetrai 97, realizzati da Fucina Frammenti, danno nuova vita alle ‘galottine’ provenienti dagli scarti dei bicchieri realizzati con il prestigioso e coloratissimo vetro di Murano. Luciano Marson spiega infatti: “Il nostro obiettivo è quello di trasformare i materiali dismessi della città e della Laguna in piccole opere uniche di design aiutando l’ambiente e sostenendo il territorio anche a livello sociale e questa volta abbiamo scelto di farlo utilizzando gli scarti del celebre vetro di Murano”.
“Il nuovo portacandele di Pieces of Venice porta con sé la magia della luce e della storia: vetro residuo delle ‘galottine’ di bicchieri NasonMoretti, legno di bricola della laguna. Dove la luce della candela attraverso le texture e i colori del vetro riproduce i giochi di riflessi del fascio che rimbalza sulle increspature della laguna, creando un’atmosfera tranquilla e rilassante, come cullati dalle onde in mare aperto”, continua.
“Si arricchisce di bellezza colui che la guarda”: è con questa visione che Andrea Burana ha creato la sua realtà “orgogliosamente artigiana” per la creazione di arredamenti one-off, impiegando materiali, finiture e competenze umane straordinarie. Spiega Burana: “stupire, emozionare e gratificare sono la mia missione quotidiana nella progettazione e creazione di mobili e oggetti per interni, avvalendomi solo di materiali tecnologicamente ed ecologicamente all’avanguardia, idrorepellenti, atossici, antifunginei e totalmente reciclabili come il vetro”.
“Il tavolino Type T 25, per esempio, è caratterizzato da una stratificazione di tre piani in perle di vetro di Murano Fantasy Green, colate con la resina. Ciò che rende questo oggetto unico e irripetibile è proprio l’antica tecnica delle Conterie, emblema di quell’arte delle Perle di Murano che affonda le sue radici fin al XIV secolo e che l’Unesco ha iscritto nel dicembre 2020 nella lista del Patrimonio Culturale dell’Umanità”, assicura.
Blueside Emotional Design, marchio made in Ittaly nato dall’esperienza di Steroglass, crea oggetti ricercati, tutti realizzati artigianalmente da esperti soffiatori del vetro più puro e resistente al mondo: il borosilicato. Propone complementi di design dedicati al mondo dell’hospitality. “La capacità di lavorare e plasmare il vetro attraverso le mani di maestranze dalle caratteristiche e capacità esclusive Made in Italy – afferma Edoardo Tintori, art director – ha rafforzato, in Steroglass, la consapevolezza di custodire un’eccellenza unica che meritasse di esprimersi anche oltre gli ambiti tecnici tradizionali”. Per la Glass Week 2023 propone nuovi prodotti mixology: come Ivo, un bicchiere riportato alla luce dopo 50 anni dalla sua creazione, o Xeno, capostipite della linea dei bicchieri caratterizzato da un’insolita inclinazione e poi l’iconico bicchiere Gino ed Emilio, un tumbler spesso perfetto per i cocktail pestati.
“Il vetro è un materiale architetturale unico”, chiosa l’architetto olistico Nicola De Pellegrini, fondatore dello Studio Anidride Design, che sarà tra gli ospiti della manifestazione. “Per noi è un piacere lavorare con il vetro in quanto offre molteplici opportunità sia dal punto di vista estetico che funzionale e va incontro al nostro desiderio di creare progetti sempre più sostenibili”, conclude.