(Adnkronos) – “L’augurio e la speranza è che non venga stravolto il lavoro fatto dal precedente esecutivo, e che si abbia la forza e capacità di adottare in breve tempo le riforme necessarie per attuare i vari capitoli del pnrr. Il tempo che viviamo, conseguenza degli anni di pandemia, di crisi internazionali e mutamenti climatici, ha perso le certezze e gli equilibri consolidati negli ultimi decenni. In risposta alla forte crisi che il sistema economico e sociale ha subito, l’Europa ha adottato una misura straordinaria di incentivi per la ripartenza denominata Next generation eu. Ne consegue che, a mio avviso, il programma del nuovo governo, al netto dei proclami elettorali, sia ben delineato e segnato”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Giovanni Pelazzi, presidente di Argenta Soa, una delle principali società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche.
“Il nuovo esecutivo – auspica – dovrà utilizzare la fiscalità per una crescita strutturale e non a scadenza. Deve terminare l’era dei bonus a termine e scritti male. Il paradosso in cui si è trovato il mondo delle costruzioni con il Bonus del 110 in questi mesi è emblematico”.
“Le aziende – sottolinea – vivono in un incertezza costante. Ad ogni cambio normativo segue una circolare dell’Agenzia delle Entrate che aumenta e non diminuisce i dubbi. Penso che sia un segno di grande arretratezza culturale e di mancanza di etica civile modificare le regole in corso d’opera generando incertezza, confusione e scoraggiando i committenti, le aziende e le banche. Questi continui cambiamenti stanno creando gravissimi problemi di liquidità per molte aziende e, soprattutto, di affossare un settore che ha trainato la ripresa dell’economia italiana dopo la fase acuta della pandemia e di causare una perdita consistente dei posti di lavoro creati negli ultimi due anni, con conseguenze drammatiche per molte famiglie italiane. Questa dovrà essere una priorità del nuovo governo”.
“Il caro materiali e l’aumento dei costi energetici – ammette – iniziano a pesare sulla crescita del settore delle costruzioni. Se aggiungiamo il blocco del credito e la crisi di liquidità conseguente ci troviamo di fronte ad un colpo di grazia per le imprese del settore edile ed i rischi sono imminenti”.
“Auspico – sostiene Giovanni Pelazzi – che venga ridotto stabilmente il costo del lavoro. Il nuovo governo deve, inoltre, lavorare per collocare il nostro paese, stabilmente e senza ambiguità, in un contesto europeista ed atlantista. In sintesi auspico che la politica economica sia chiara, con una visione certa, tale da consentire alle imprese di programmare senza sorprese investimenti e pianificazioni”. “Il governo attualmente in carica – avverte – deve portare a termine tutte le misure prese a sostegno delle imprese e delle famiglie. Il mondo delle imprese ha bisogno di regole semplici e chiare, e soprattutto di risorse umane”.
“Un paese che non fa figli – commenta – è un paese inevitabilmente destinato a non avere futuro. Con riferimento a quest’ultimo punto sarebbe auspicabile che l nuovo governo, nei primi 100 giorni, adotti misure idonee, ad esempio, al rientro dei nostri cervelli ormai fuggiti altrove, ad incentivare la natalità e ad integrare nuove energie provenienti da altri paesi. Sarebbe un segnale di visione di medio lungo termine, di forte coraggio e di attenzione alle reali necessità del sistema economico”.