(Adnkronos) – Inaugurata oggi, con il saluto del ministro del made in Italy, Adolfo Urso, Vicenzaoro September – The Jewellery Boutique Show, il salone internazionale di Italian Exhibition Group dedicato all’industry orafo-gioielliera, sino a martedì 12, nel quartiere fieristico di Vicenza. “Ancora una volta la kermesse vicentina offre l’occasione per valorizzare un comparto in grado di portare il nostro Paese tra i primi 10 esportatori mondiali di gioielleria e oreficeria, grazie alla sua capacità di resistere e andare oltre i momenti più difficili: e di quasi 10 miliardi il valore delle esportazioni del 2022 in aumento del 40,0% sul 2019, anno di riferimento pre-Covid. Il governo ha guardato da subito al vostro settore con estremo interesse e favore perché siete in grado di racchiudere l’essenza del Made in Italy: tradizione, qualità, innovazione e creazione artistica”, ha voluto sottolineare il ministro Urso nel suo saluto.
La cerimonia inaugurale della manifestazione, nel ricordo di Lorenzo Cagnoni, il presidente di Italian Exhibition Group scomparso martedì all’età di 84 anni. “Una grande community qui a Vicenza si è stretta attorno al’uomo che ha contribuito a costruire tutte le eccellenze che sono nel portafoglio di Italian Exhibition Group”, ha detto Corrado Peraboni, amministratore delegato di Ieg, che ha ringraziato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per il suo messaggio augurale per Vicenzaoro. Assieme all’amministratore delegato di Ieg, hanno portato i loro saluti istituzionali il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, il presidente della Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Veneto, Roberto Marcato, il presidente di Ice, Matteo Zoppas, e Claudia Piaserico, presidente Federorafi.
Continua il trend positivo dell’export per il settore orafo-gioielliero italiano. Nei primi cinque mesi dell’anno, secondo i dati elaborati per Federorafi dal Centro studi di Confindustria Moda, le vendite estere sono salite globalmente del 9,3%, per un valore di 4,36 miliardi di euro, con gli Usa ancora primo mercato per il made in Italy, con 583 mln di euro di valore. Mentre il Club degli Orafi Italia ha presentato a Vicenzaoro l’indagine congiunturale realizzata in collaborazione con la Direzione studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che ha aggiornato su base semestrale la variazione del fatturato di settore a un +10,2%, migliore del sistema moda e della media del manifatturiero italiano.
Sentiment positivo tra gli operatori intervistati, con il 39% che prevede un incremento del fatturato (percentuale sostanzialmente allineata al 44% rilevato a fine 2022), a dimostrazione di una tenuta delle aspettative; la revisione più significativa ha riguardato il mercato interno da parte delle imprese di minori dimensioni: dal 36% che prevedevano una crescita nella rilevazione di dicembre la percentuale scende al 23%, mentre le attese sono state riviste al rialzo dalle imprese medio-grandi in riferimento ai mercati esteri, da 61% a 67%.
Da oggi sino a martedì 12 settembre, il salone internazionale b2b di Italian Exhibition Group ospita nell’intero quartiere fieristico di Vicenza oltre 1.200 brand espositori da 34 Paesi, con gli internazionali che per questa edizione coprono il 40% della superficie espositiva in fiera. Sono 400 i buyer ospitati, in arrivo da tutto il mondo (69 i paesi di provenienza totali) e in particolare da Usa, Medio Oriente e Cina, grazie al programma di incoming attivato con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Agenzia Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Cosa troverà a partire dalla giornata di oggi, sino a martedì, in fiera, la community internazionale? Le nuove collezioni delle maison di alta gioielleria e di quella contemporanea, sino alle pietre preziose e semilavorati, che si completano nelle soluzioni più di tendenza del packaging, la spinta innovatrice della tecnologia delle startup: la filiera completa che mette insieme made in Italy e Le tendenze di stile dei designer emergenti e l’anteprima mondiale del nuovo Trendbook 2025+ di Trendvision Jewellery + Forecasting, l’Osservatorio indipendente di Ieg che traccia l’evoluzione del gioiello e dei consumi nel segmento lusso per i prossimi 18 mesi su scala globale con il tema portante sulla Ai.
Tema che sarà ripreso anche da Cibjo, la confederazione mondiale della gioielleria, in uno dei suoi eventi, che compongono il calendario di eventi con le voci più autorevoli dell’industry. Time, per la business community degli operatori della distribuzione internazionale dell’orologio contemporaneo. VO’Clock Privé dedicata alla cultura e alla passione per l’alta orologeria, con accesso al pubblico da oggi a domenica 10 (previa prenotazione sul sito di Vicenzaoro). Il salone di Ieg irrobustisce la presenza delle lancette per due pubblici distinti, con l’obiettivo di portare a Vicenza i marchi di riferimento dei segnatempo, quelli emergenti indipendenti, micro-brand e la filiera della componentistica; assieme ai massimi esperti del settore, che, nel caso di VO’Clock Privé saranno protagonisti di seminari formativi di alto profilo tecnico e di divulgazione per cultori o neofiti dell’orologio.
Tra i top brand presenti al salone di Italian Exhibition Group, le creazioni senza tempo di Damiani, Roberto Coin con le sue collezioni colorate dalle linee pulite e inconfondibili, la valenzana Crivelli, che accosta pietre preziose ai diversi toni dell’oro, la vicentina Fope, con la sua tecnologia brevettata di piccole molle che rendono le catene a maglia d’oro flessibili, la fiorentina Annamaria Cammilli, che della ricerca sulle superfici e textures dell’oro ha fatto un’arte. E ancora: Roberto De Meglio, la valenzana Palmiero, il gruppo genovese Gismondi 1754. La gioielleria classica di tradizione veneta e piemontese: Leo Pizzo, Mirco Visconti, Davite & Delucchi, Giorgio Visconti, World Diamond Group. Tra gli internazionali, la tedesca Schreiner Fine Jewellery, nota per le sue lussuose creazioni scelte dalle case reali di molti Paesi, al brand inglese Yoko London, che seleziona le perle più insolite per colore e dimensione presenti sul mercato; la spagnola Dámaso Martinez, e Autore, tra le più grandi aziende al mondo di perle dei mari del Sud. La maison tedesca Stenzhorn e la sua incastonatura invisibile, la francese Akillis, con i suoi gioielli dallo stile rock.
La manifestazione vede la partecipazione di tutte le voci del settore, istituzioni e associazioni di categoria, da Confindustria Federorafi, Confartigianato Orafi, Confcommercio Federpreziosi, Cna Orafi, Confimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera ad Assogemme, Assocoral, Afemo – Associazione fabbricanti esportatori macchinari per oreficeria e Cibjo, che contribuiscono all’agenda della manifestazione e ai talk in programma per le cinque giornate del salone internazionale del gioiello e dell’oreficeria di Ieg.