(Adnkronos) – ”ChatGPT ha passato l’esame da avvocato in America, non con altissimi voti ma l’ha passato; quindi significa che la macchina ha risposto alle stesse domande a cui rispondono le persone, gli esseri umani per diventare avvocati”. Lo ha detto Carlo Gagliardi Managing Partner di Deloitte Legal – durante il primo appuntamento dell’evento Forum Legal Next – che ha preso il via a Milano.
”Ora questo -ha sottolineato- significa che ChatGPT farà l’avvocato al posto degli uomini? No, non adesso. Un’altra notizia è che un avvocato newyorkese si era presentato in aula depositando un atto scritto da ChatGPT che però si era palesemente inventata dei precedenti, quindi è chiaro che la macchina deve essere controllata. Può essere un ausilio all’attività dell’avvocato (e non solo dell’avvocato), ma oggi non può essere pensata come un’attività sostitutiva. Il mio auspicio è che questo non lo sia mai, nel senso che se l’uomo è in grado di condurre questo processo di innovazione, sarà uno strumento a supporto all’evoluzione dell’avvocatura”.
Secondo Gagliardi ”se invece l’avvocatura abdica alla conduzione di questo processo di trasformazione o perché si protegge, o perché è concentrata su altri temi e lascia che altri (i colossi della tecnologia o chi ha capacità di investimento significative), entrino nell’ambito della consulenza legale allora il rischio è che ci sia un impatto ancora più significativo e ancora più travolgente sulla professione dell’avvocato. ChatGPT non è la fine, ma l’inizio di questa tipologia di evoluzione e come sempre accade nella tecnologia, noi purtroppo tendiamo a sovrastimare gli effetti della tecnologia nel breve periodo, ma tendiamo a sottostimarli nel lungo periodo e quindi l’impatto di ChatGPT nel lungo periodo, parliamo dei prossimi cinque otto anni”.
Il Futuro del Lavoro: come le tecnologie trasformeranno le professioni. È stato il titolo del primo Talk di giornata con la presentazione del libro di Richard Susskind, “Come le tecnologie trasformeranno la professione dell’Avvocato”. La pervasività delle nuove tecnologie sta cambiando le fondamenta della nostra società moderna in molteplici declinazioni, compresa la professione dell’avvocato.
“Riteniamo che ci sia bisogno di un cambio di approccio – ha continuato Gagliardi – di un cambio di punto di vista per capire come questa trasformazione sta avvenendo. E questo abbiamo cercato di rappresentarlo nella traduzione del testo di Susskind che è il futuro delle professioni.
Oggi abbiamo tre driver che almeno nel mondo della professione di avvocato dobbiamo necessariamente considerare: law, management, tech. Law è la conoscenza della legge che si acquisisce per effetto degli studi tecnici; management e tech purtroppo sono conoscenze che oggi non stanno all’interno della stessa persona per avere una visione olistica. Oggi dobbiamo mettere insieme tre persone. Il target è quello di cominciare a formare persone che hanno una sensibilità legale perché l’hanno studiata, ma hanno anche la capacità di capire come la tecnologia e il management, possano cambiare il processo attraverso il quale noi diamo risposte legali ai problemi che la società o che gli operatori ci pongono”.