(Adnkronos) – “Le 100 assemblee dei nostri 78 anni di storia raccontano l’impegno e la passione di migliaia di persone, di tre generazioni che hanno contribuito a far crescere l’Italia; persone attive nel lavoro, nell’economia, nella società, nella cultura, costruttori di un sistema di welfare di assoluta eccellenza, contribuenti fedeli. Persone che non si sono mai accontentate di difendere la categoria e mai hanno preteso privilegi, consapevoli che chi più ha più deve dare”. A dirlo Mario Mantovani, presidente Manageritalia, in occasione della 100ma assemblea Manageritalia.
“E ciò che più abbiamo – spiega – è la capacità di pensare, realizzare, gestire organizzazioni: abbiamo così tradotto le nostre visioni in un sistema articolato di enti bilaterali e multilaterali, di servizi sempre più moderni e sofisticati, con un disegno di sussidiarietà che affianca al welfare pubblico quello contrattuale”.
“Oggi – ricorda – la copertura sanitaria integrativa è estesa a più di 110.000 persone, formiamo ogni anno 6.000 manager, gestiamo un fondo di previdenza integrativa che ha un capitale di 4 miliardi di Euro, e poi forniamo coperture assicurative collettive, servizi di welfare aziendale e di politiche attive. Abbiamo sempre utilizzato i nostri contratti collettivi nazionali di lavoro per innovare, per accompagnare le esigenze mutevoli della società italiana, per difendere il potere d’acquisto, e così è stato anche lo scorso 12 aprile, data del più recente rinnovo del Contratto dei Dirigenti di Commercio e Servizi”.
“Ogni anno senza interruzioni, aumentano i dirigenti, le aziende, i settori che aderiscono al nostro contratto e aumentano le persone che partecipano alla vita delle nostre associazioni territoriali, a quella degli executive professional, all’area quadri. Aumentano, anche ancora troppo lentamente, le donne manager. Chi va in pensione, cambia contratto, diventa imprenditore, spesso rimane vicino a Manageritalia e partecipa alle nostre attività. La nostra casa si allarga e accoglie tutti. I nostri associati sono oltre 41.000, negli ultimi tre anni i dirigenti con i nostri contratti sono cresciuti del 15%, una crescita trainata soprattutto dalle donne, che sono il 21% ma ogni anno corrispondono circa al 35% delle nuove nomine”.
“I settori delle aziende in cui lavorano i nostri manager – ricorda – rappresentano quasi il 60% del valore aggiunto italiano, da queste viene un traino fondamentale per la crescita economica. Siamo un grande Paese manifatturiero, ma come in ogni altro grande Paese sviluppato il traino maggiore alla crescita viene dal terziario. Abbiamo ampi margini di crescita della produttività e dell’export, specialmente nei servizi”.
“La necessità di contrastare il cambiamento climatico e di difendere i tanti territori fragili del nostro Paese ci chiede di essere in prima linea, come cittadini e con le aziende che guidiamo, per sostenere la transizione ecologica. E anche nell’emergenza siamo in prima fila: come fu per il terremoto, oggi per la drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, e anche la Toscana e le Marche, abbiamo aperto una sottoscrizione e stabilito misure di solidarietà”.
“La carenza di competenze -prosegue – è oggi la grande crisi nazionale e senza interventi decisi condurrà a un declino inevitabile. Dobbiamo far cessare lo spreco di talenti provocato da tassi di abbandono scolastico inaccettabili, da una distanza culturale mai colmata tra scuola e lavoro, dalle lacune dell’orientamento allo studio e anche dalle aspettative delle aziende che vorrebbero ‘lavoratori pronti all’uso’ appena usciti dalle università o dalle scuole superiori”.
“Spreco di talenti femminili – spiega – con un tasso di occupazione delle donne ancora penalizzato dalla carenza di servizi sociali per i bambini e per gli anziani. Spreco di talenti maturi, con la promessa di pensionamenti anticipati. Spreco di giovani competenti e capaci, di tecnici, di futuri manager, per le poche e lente opportunità di crescita nella Pubblica amministrazione e in molte imprese”.
“Delle prossime generazioni – avverte Mantovani – numericamente ridotte, non possiamo perdere nemmeno una persona”.
“Per guidare le molte e contemporanee transizioni servono guide responsabili, ciascuno nel suo ruolo e ambito. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, come singoli e come parte sociale. Siamo manager, sappiamo che non basta indicare ciò che si vorrebbe raggiungere, ma soprattutto come farlo, con quali risorse”.
Questi capitoli delle proposte di Manageritalia: trasformazione del lavoro, welfare integrato pubblico, privato, contrattuale, fisco, ruolo e crescita del terziario italiano, turismo, sostenibilità e transizione ambientale.