(Adnkronos) – “Nei prossimi due anni lotteremo ancora contro l’inflazione. A livello internazionale avremo una crescita lenta e probabilmente bassa. Tuttavia, i recenti dati sulla crescita italiana sembrerebbero tracciare un percorso in controtendenza, poiché sono abbastanza positivi. Guardando ad un orizzonte temporale più esteso, ritengo che ci troveremo a vivere in un mondo notevolmente diverso sul piano economico, caratterizzato da tassi d’interesse più elevati e nel quale l’inflazione rappresenterà una minaccia ancora maggiore rispetto ad oggi”. Lo sottolinea il premio Nobel per l’Economia e docente all’università Sda Bocconi di Milano, Michael Spence, a margine dell’incontro ‘Scenari globali, prospettive italiane: decifrare la complessità per governare il cambiamento’, promosso giovedì 15 giugno a Milano da Centromarca.
“Ci sarà bisogno delle nuove tecnologie per invertire il rallentamento della produttività e consentire una crescita più elevata, ma penso che i prossimi cinque anni saranno un po’ difficili. Dopo questo periodo – spiega Spence – se sapremo ben sfruttare gli strumenti potenti che abbiamo a disposizione, potremo generare modelli di crescita sostenibili e inclusivi. Si tratta però di un miglioramento a lungo termine, tutto questo non accadrà domani”. –