(Adnkronos) – Il totale dei redditi prodotti nel 2020 e dichiarati nel 2021 ai fini Irpef è ammontato a 865,074 miliardi, per un gettito Irpef generato di 164,36 miliardi (147,38 per l’Irpef ordinaria; 11,99 per l’addizionale regionale e 4,99 per l’addizionale comunale), in calo del 4,75% rispetto all’anno precedente. Diminuiscono anche i dichiaranti (41.180.529) e i contribuenti/versanti, vale a dire coloro che versano almeno 1 euro di Irpef, che scendono a quota 30.327.388, valore più basso registrato dal 2008. Cala, infine, la percentuale di contribuenti che sopporta la gran parte del carico fiscale: mentre quasi la metà degli italiani (il 49,15%) addirittura non dichiara redditi, tra i versanti è l’esiguo 12,99% dei contribuenti con redditi dai 35mila euro in su a corrispondere da solo il 59,95% dell’imposta sui redditi delle persone fisiche. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio dedicato a entrate fiscali e finanziamento del sistema di protezione sociale, realizzato da Itinerari Previdenziali con il sostegno di Cida e presentato oggi nel corso di un convegno al Cnel a Roma promosso sempre in collaborazione con l’organizzazione dei manager.
Seppur fortemente condizionato da Covid-19 (e dagli effetti sui redditi delle relative misure di contenimento dei contagi), oltre che dall’aumento di bonus, sostegni al reddito e strumenti assistenziali, quello che emerge dall’ultimo Osservatorio Itinerari Previdenziali “è un quadro che dovrebbe invitare a riflettere media, sindacati e classe politica alle prese con proposte di riforma difficili da sostenere”.
L’indagine realizza su base annuale un’analisi delle dichiarazioni individuali dei redditi Irpef, di quelle aziendali relative all’Irap e delle altre principali imposte dirette e indirette (tra cui Ires, Isost e gettito Iva), con l’obiettivo di ottenere indicatori utili a comprendere l’effettiva situazione socio-economica del Paese e a verificare la tenuta del suo sistema di protezione sociale.