(Adnkronos) – “L’Unione nazionale delle pro loco opera in 6.300 località, a fronte di 7.900 comuni in Italia, attraverso circa un milione di associati e 300mila volontari operativi. E che operano in tutti gli ambiti: dal patrimonio culturale materiale e immateriale, a quella che è l’animazione territoriale, l’informazione turistica, la gestione di siti culturali, l’attività naturalistica con punti visita nei parchi e tanto altro ancora”. Così intervistato da Adnkronos/Labitalia, Antonino La Spina, presidente di Unpli, Unione nazionale pro loco d’Italia, racconta i ‘numeri’ della sua organizzazione che il prossimo 9 luglio realizza la ‘Giornata nazionale delle pro loco’.
Un’azione che si sviluppa praticamente all’interno di tutto il Paese, visto che da oltre 140 anni le Pro Loco sono un punto di riferimento per i territori, e che trova “delle eccellenze che diventano il punto di riferimento per ogni comunità, sia dal punto di vista economico perchè movimentano nei quasi 110mila eventi circa 88 milioni di visitatori e sia per quanto riguarda l’aspetto sociale perchè riuniscono le comunità, mettono insieme le persone e trasportano i saperi e i sapori delle tradizioni che in ogni luogo insistono. Un valore molto ampio e un grande lavoro che viene svolto dai nostri volontari in tutta Italia”, ha rimarcato La Spina.
Secondo il Centro studio sintesi della Cgia di Mestre su dati del 2018 e raccolti anche nel libro ‘Pro loco risorsa per il territorio’ tre Pro Loco su quattro (4.700) sono impegnate nella valorizzazione e gestione del patrimonio locale materiale, 5500 svolgono attività di comunicazione e promozione delle attività locali e il 57% cura l’ufficio di informazioni turistiche. Complessivamente, inoltre, i volontari delle Pro Loco in un anno forniscono l’equivalente di ben 25milioni di ore di lavoro volontariato.