(Adnkronos) – Nel contesto offerto dalla Summer School dei consulenti del lavoro, è stato firmato oggi un importante Memorandum tra Cifa Italia, Ambasciata del Regno del Marocco, Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro e Fondazione Lavoro dei Consulenti del lavoro. Il memorandum evidenzia la volontà di promuovere una cooperazione e uno scambio tra l’Europa e il continente africano al fine di costruire una forte area euromediterranea.
Tra i punti peculiari del Memorandum, particolare rilievo ha quello dedicato al mondo del lavoro e dell’occupazione con l’obiettivo di sviluppare un modello di politiche attive che consenta alle imprese italiane e a quelle marocchine di esprimere il proprio fabbisogno di competenze e, al contempo, che renda possibile ai cittadini dei due Paesi, in possesso di competenze, di candidarsi presso l’impresa richiedente. Naturalmente, la formazione professionale e la formazione continua, in questo caso erogati dal fondo interprofessionale Fonarcom, sono due dei pilastri che sostengono il progetto.
Andrea Cafà, presidente dell’associazione datoriale Cifa Italia e di Fonarcom, ha espresso soddisfazione per il promettente inizio: “Abbiamo avviato l’esperienza con il Regno del Marocco perché è uno tra gli stati politicamente più stabili del continente africano, oltre che garante dei due accordi delle Nazioni Unite sulla migrazione regolare. Crediamo fortemente nella costituzione di un’area euromediterranea che dialoghi e costruisca comunità sostenibili e inclusive. Questa progettualità, avviata da soggetti privati che sviluppano servizi di interesse collettivo, è particolarmente idonea a promuovere la sinergia con le istituzioni ed è anche molto efficace nell’alzare i livelli dei servizi stessi destinati a imprese e cittadini. Auspico che il nostro progetto diventi una costola del Piano Mattei voluto dal presidente Meloni, un piano che sta assumendo via via la sua giusta portata europea. Africa ed Europa devono rafforzare il loro dialogo in condizione di assoluta reciprocità e distanti da vecchie logiche predatorie, per puntare alla crescita e alla prosperità dei rispettivi territori”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’ambasciatore del Regno del Marocco, Youssef Balla: “Attraverso questo memorandum oggi abbiamo avuto l’opportunità, estremamente positiva, di promuovere una riflessione comune sulle migliori pratiche di cooperazione, il che ci consentirà, è il mio auspicio, di sperimentare e, quindi, di avviare un modello economico di sviluppo e di crescita tra le nostre due economie, quella italiana e quella marocchina, di cui potranno beneficiare l’intera Africa e l’Europa”.
Per Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro, “il progetto va nella direzione delle attività che possono svolgersi in maniera proficua e che sono collaterali alla gestione del rapporto di lavoro”. “Peraltro, va a completare quel pezzo di mercato del lavoro riferito alla famosa frase ‘Il lavoro c’è, ma mancano i lavoratori’. L’intuizione alla base di questo progetto, non nuova ma lodevolmente riproposta in una norma di legge, e che riguarda i lavoratori fuori quota formati nei paesi d’origine, va osservata con grande attenzione perché consente di acquisire personale specifico magari approfittando anche della formazione finanziata”, ha aggiunto.
Ha messo la sua firma sul Memorandum anche Vincenzo Silvestri, presidente della Fondazione Lavoro.