(Adnkronos) – I suoi costumi da bagno haute couture hanno fatto innamorare dive come la Hepburn e Liz Taylor. Una donna geniale nella Roma della dolce vita: “Ho vinto da sola, sono una dura”. E’ la storia di Marisa Padovan, una delle 22 imprenditrici protagoniste del volume edito da Wise Society ‘Una marcia in più. Storie italiane di imprenditrici vincenti’, di Manila Alfano, Giorgio Gandola e Stefano Zurlo.
È titolare della griffe che porta il suo nome, accompagnata dentro il futuro global-digitale dalla figlia Flavia. Mentre scorrono le immagini delle copertine che hanno cambiato il mondo del fashion da spiaggia (Ursula Andress e Claudia Cardinale su Paris Match, Sabina Ciuffini ed Edvige Fenech su Oggi, Ana Obregon su Hola, Mara Venier su Gioia e tante altre), lei ricorda tutto.
“Ho aperto il negozio il 27 maggio 1967, era grande metà di questa stanza. Piccolo ma funzionale: avevamo anche il condizionatore, una sciccheria che allora nessuno installava. Vendevo capi d’abbigliamento femminili, tessuti particolari, dalla seta al cachemire. Camicie lunghe, pigiami palazzo, chimoni di sete orientali. Dopo averli provati, le clienti erano così contente che se li tenevano addosso per continuare lo shopping in via Condotti. I costumi da bagno arrivarono quasi subito: in una seteria di Como mi innamorai di un tessuto per un paio di pantaloni, poi ne feci una creazione da spiaggia. Il primo costume era per me, lo indossai a Capri in una gita con l’amico Gil Cagné, che sarebbe diventato il visagista delle dive. Uno, due, tre, più qualche vestito da mare. Erano allegri, colorati, vivaci in un periodo in cui i costumi da bagno erano tristissimi. Le signore bene mi avvicinavano e chiedevano: ne fai uno anche a me?”, conclude.